PARAZZINI, Giuseppe Ernesto

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
PARAZZINI, Giuseppe Ernesto

Date di esistenza

Luogo di nascita
Milano
Data di nascita
June 2 1872

Biografia / Storia

Nasce a Milano il 2 giugno 1872 da Antonio e Ernestina Feltrami, tipografo. Considerato di “relativa educazione e molta intelligenza”, malgrado gli studi elementari, viene segnalato come “uno dei primi ad abbracciare le teorie anarchiche”. Nel 1889 appartiene al gruppo di Porta Ticinese “Sempre avanti” ed è ritenuto “influente” per “il suo indefesso apostolato” e la “sua audacia”. È tra i fondatori del Circolo di studi sociali ed uno dei “più caldi fautori della grande festa operaia del 1° Maggio”. Nel marzo 1890 viene arrestato per “eccitazione all’odio fra le classi sociali” e viene condannato in appello a 5 mesi. Nel settembre 1894 è assegnato per anno al domicilio coatto e liberato condizionalmente nel marzo successivo. Agli inizi del 1897 entra nel Partito Socialista e diventa amministratore del periodico nazionale della propria categoria «Il Lavoratore del libro». Dopo i moti del maggio ’98 si allontana da Milano, riparando in Svizzera, a Montreux, nel Canton Vaud, dove si stabilisce e assume la segreteria della Sezione Socialista italiana, a rappresentare la quale presenzia nel 1899 a Berna al Congresso del Partito Socialista Italiano in Svizzera. Redattore del periodico socialista «Le Vigilant», diventa proprietario di una tipografia. Nel 1907 però l’attività fallisce e P. viene condannato alla perdita dei diritti civili per un anno ed espulso dal Canton Vaud. Si trasferisce perciò a Ginevra dove diviene ben presto uno dei membri più attivi della Sezione Socialista italiana. Nel 1918, nel richiedere il passaporto al Console italiano a Ginevra, P. indica come persone in grado di fornire referenze Angelo Cabrini, il sindaco di Milano Emilio Caldara e il consigliere provinciale socialista Arturo Orsini. Negli anni Trenta è sempre considerato un “sindacalista convinto” e un avversario del regime fascista. Le ultime segnalazioni risalgono al 1942. S’ignorano data e luogo di morte. (M. Antonioli)
 

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Antonio e Ernestina Feltrami

Bibliografia

2004

Persona

Collezione

città