PAPI, Italo

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
PAPI, Italo

Date di esistenza

Luogo di nascita
San Giovanni Valdarno
Data di nascita
April 22 1876
Luogo di morte
San Giovanni Valdarno

Biografia / Storia

Nasce a San Giovanni Valdarno (AR) il 22 aprile 1876 da Pasquale e Maria Neri. Completati gli studi elementari, inizia a lavorare nel Caffè gestito dalla madre, antico locale della famiglia Papi situato nella via maestra di San Giovanni, ritrovo tradizionale di progressisti e anticlericali. P. si avvicina al socialismo anarchico sia attraverso le frequentazioni dei propri coetanei, minatori e siderurgici della vicina ferriera, sia con la rete di relazioni che deriva dal suo lavoro di caffettiere che abbina a quello di diffusore accanito di giornali e pubblicistica sovversiva. In corrispondenza con il “noto” Giovanni Domanico, da cui riceve spesso pacchi di libri e opuscoli, risulta appartenente alla “setta anarchica” almeno dal 1893. Tuttavia, fino a quel momento, i suoi atteggiamenti erano stati descritti come “rispettosi delle Autorità”. Proprio in quell’anno subisce le sue prime condanne, complessivamente a tre mesi di reclusione, per iscrizioni sovversive e per turbativa di funzione religiosa, “avendo attraversato insieme ad altri anarchici una processione, facendo cadere le candele di mano ai fedeli”. Nel 1894 partecipa a varie manifestazioni che si tengono nelle vie del paese per solidarizzare con gli insorti della Sicilia e della Lunigiana; nell’occasione P. è di nuovo arrestato per grida sediziose e condannato ad altri due mesi e quindici giorni di carcere. Intanto, a seguito di ispezione postale, sono intercettate varie copie delle pubblicazioni intitolate Il nostro programma e La conquista del pane dirette al suo indirizzo. Le autorità dispongono così una perquisizione domiciliare che frutta il ritrovamento di un pericoloso pugnale. Per tutti questi motivi la Commissione provinciale di Arezzo propone P. per ben quattro anni di domicilio coatto, ridotti in appello a trenta mesi. Inviato al reclusorio di Port’Ercole, insieme ad altri diciotto anarchici valdarnesi, ne esce nel novembre 1896 in libertà vigilata. Rientrato a San Giovanni ed al suo lavoro, P. “tiene un contegno riservato”. Nel 1898, mentre è di nuovo assegnato per cinque anni al domicilio coatto di Ponza, decide di riparare in Svizzera, dove si occupa come cameriere in una locanda di Basilea. Nel giugno 1900 si costituisce volontariamente all’ufficio di Pubblica sicurezza di Arezzo e gli viene accordata la libertà condizionale. Intanto ha maturato la sua adesione alla corrente riformista del PSI divenendone, dal 1902 e insieme al fratello minore Vittorio (che sarà a sua volta imputato per l’insurrezione antifascista del marzo 1921), esponente di spicco della sezione cittadina. Nel 1906 P. emigra a New York per rimpatriare due anni dopo. Promuove, insieme ad anarchici e repubblicani, il locale comitato pro-Ferrer e partecipa alle varie manifestazioni anticlericali che si tengono in Valdarno negli anni 1909 e 1910. Nel 1931 è ancora qualificato al CPC come socialista. Muore suicida il 25 aprile 1932 gettandosi sotto il treno alla stazione di San Giovanni Valdarno. (G. Sacchetti)
 

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.

Bibliografia: «L’Appennino», Arezzo, 15 lug. 1892, 8 apr. 1893, 12 mag. 1894; «La Provincia di Arezzo», 1° ott. 1893, 13 mag. 1894; «L’Unità Cattolica», gen.-feb. 1894, passim; «L’Appennino», ago. 1894-gen. 1895, passim; V. Vigorita, I primi fermenti operai ed il movimento socialista nella zona aretina dall’unità al 1915, Tesi di laurea, Università degli studi di Perugia, aa. 1965-1966; Zagaglia [L. De Fazio], I coatti politici in Italia. La repressione nell’Italia umbertina, Casalvelino Scalo 1987 (1^ ed.: Roma 1895); G. Sacchetti, Controllo sociale e domicilio coatto nell’Italia crispina, «Rivista storica dell’anarchismo», n.1, 1996; Id., Presenze anarchiche nell’Aretino dal XIX al XX secolo, Pescara 1999

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Pasquale e Maria Neri

Bibliografia

2004

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Collezione

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