PAOLOTTI, Silvano

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
PAOLOTTI, Silvano

Date di esistenza

Luogo di nascita
Livorno
Data di nascita
August 12 1898

Biografia / Storia

Nasce a Livorno il 12 agosto 1898 da Pilade e Maria Masi, bracciante. Il padre, i fratelli e gli zii militano tutti nel movimento anarchico. Nel 1914 P. aderisce al Circolo di studi sociali dell’Ardenza e frequenta Renato Mori, Vezio Del Nudo, Ferdinando Berti, Oddo Luci, Mario Bartolini e altri compagni di fede, ritenuti pericolosi. Chiamato alle armi dopo l’entrata in guerra dell’Italia, viene denunciato per diserzione, ma l’11 ottobre 1919 il Tribunale militare di Verona lo proscioglie, applicando il provvedimento di amnistia concesso dal governo Nitti. Condannato il 30 marzo 1921 a venti giorni di carcere per furto, P. viene fermato più volte negli anni successivi perché si oppone al fascismo e il 28 aprile 1923 viene rimpatriato da Roma per motivi politici. Denunciato, insieme ad altri anarchici ardenzini, il 6 febbraio e il 24 maggio per complotto contro lo Stato e prosciolto per insufficienza di indizi, emigra clandestinamente il 12 ottobre, stabilendosi a Marsiglia, dove fa lo scaricatore di porto. Nella città focese interviene alle manifestazioni libertarie e antifasciste e svolge un’intensa propaganda anarchica fra i compagni di fatica. Schedato il 26 agosto 1925 dalla Prefettura labronica, che lo descrive come persona dai capelli castani, dalla fronte alta e dal carattere impulsivo e violento, è fermato dalla polizia francese il 27 giugno 1926, durante la commemorazione di Giacomo Matteotti al bar Coulomb, poi, sul finire del 1928, si fa notare per i suoi legami con i compagni di idee Giulio Bacconi e Vezio Del Nudo e viene iscritto nella Rubrica di frontiera. Nel 1932 è in contatto con Antonio Cieri, direttore di «Umanità nova» di Puteaux e membro autorevole del “Comitato anarchico pro vittime politiche” di Parigi, e nel 1933 viene incluso nella prima categoria dei nemici del fascismo, i sovversivi attentatori residenti all’estero. Nel 1936 è uno dei più attivi militanti anarchici di Marsiglia e prende spesso la parola alle riunioni sovversive. Debitamente informate, le forze dell’ordine si presentano a Livorno, a casa della madre di P., per chiedere informazioni su di lui e intimidire i familiari. Nel 1937 P. sposa Nella Ricci, figlia del correligionario Marino Ricci, e nel 1938 continua ad essere assiduo alle riunioni antifasciste, che hanno luogo a Marsiglia. Nel 1939 viene confermata la sua iscrizione nella Rubrica di frontiera per la misura di arresto e negli anni successivi le fonti di polizia lo danno ancora all’estero. S’ignorano data e luogo di morte. (S. Carolini - A. Tozzi)
 

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Pilade e Maria Masi

Bibliografia

2004

Persona

Collezione

città