PANZACCHI, Guglielmo
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- PANZACCHI, Guglielmo
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Trecenta
- Data di nascita
- October 18 1849
- Luogo di morte
- Badia Polesine
Biografia / Storia
- Nasce a Trecenta (Ro) il 18 ottobre 1849 da Alessandro e Teodolinda Roveroni, possidente e fittajuolo, mediatore e spedizioniere. Compie studi secondari, sposato con quattro figli. Emigra a Badia Polesine (Ro) con la famiglia e il fratello. Nell’ottobre 1882 è membro del Comitato Radicale Provinciale, un comitato elettorale che cerca di far convergere i voti di repubblicani, radicali e socialisti della provincia di Rovigo sulle candidature di Bertani, Bovio, Cavallotti e Ceneri. Denunciato assieme agli altri 12 membri del Comitato per la pubblicazione del manifesto “Agli elettori della provincia di Rovigo”, si difende dall’accusa di voler distruggere “l’attuale ordine monarchico costituzionale” osservando che “si tratta di semplici idee, e poiché si prometteva anche ultimamente a Stradella, che le idee verranno dal Governo combattute colle idee, mi fa sorpresa che in oggi si venga innanzi con un processo”. Nel 1883 è attivo militante internazionalista del circolo radicale “Spartaco”, fondato a Badia da Emilio Castellani, sulla base del programma del Fascio della Democrazia approvato nell’agosto 1883 al congresso di Bologna: P. partecipa al congresso in rappresentanza del circolo di Badia. In una fitta corrispondenza con Castellani espone le sue radicali posizioni antiborghesi, anticlericali, per il “socialismo comunardo”, “per l’anarchismo e rivoluzione, d’azione pronta”. Gli iscritti al circolo “Spartaco” si dedicano a un’intensa propaganda nelle osterie fra contadini e operai: nell’estate 1884 lanciano una sottoscrizione a favore delle famiglie dei contadini arrestati per gli scioperi de “la boje”. Tra la fine del 1884 e i primi mesi del 1885 P. è impegnato a sostenere e a diffondere «L’Intransigente», periodico anarchico fondato a Venezia da Castellani. Nel gennaio 1885 i socialisti di Badia aderiscono alla Federazione Italiana dell’ail decisione ribadita al congresso di Forlì (15 marzo). Il 26 ottobre 1885, dopo un’infruttuosa perquisizione domiciliare, P. viene arrestato nell’ambito del cosiddetto processo dei socialisti di Este: accusato di cospirazione, viene assolto dopo aver patito una lunga carcerazione preventiva, contro la quale si mobilitano i compagni di Badia con una raccolta di firme che sollecita la concessione della libertà provvisoria. Nel 1890 promuove la costituzione della Società cooperativa anonima dei braccianti e operai del distretto di Badia Polesine. Nel 1892 aderisce al PSI. Consigliere provinciale socialista all’inizio degli anni ’90, ill 17 settembre 1893 viene eletto assessore comunale a Badia, ove muore il 3 dicembre 1902 (V. Tomasin).
Fonti
- Fonti: Archivio dello Stato - Rovigo, Trib., PPD, 1882, n. 165; Archivio dello Stato - Padova, Trib., PSE, 1886; Arch. Comune Trecenta, Registro Deliberazioni Giunta, 1874-1894, b. 1, sedute del 19-26-30 gennaio 1890; Archivio dello Stato - Rovigo, Trib., RGGI, n. 3, 1890-1891-maggio 1892, n.682; Id., Trib., RGGI, n.8, 1900-1901, n. 104; Id., Trib., SP, 1902 n.144; Biblioteca comunale di Imola (Bo), Carte A. Costa, n. 1809; «La Concordia», 25 ago. 1892; «Il Corriere del Polesine», 25-26 set. 1893; Arch. Comune Badia Polesine, Servizi demografici, Certificato di morte di Panzacchi Guglielmo.
Bibliografia: L. Briguglio, Il Partito operaio italiano e gli anarchici, Roma 1969; T. Merlin, Gli anarchici, la piazza e la campagna - Socialismo e lotte bracciantili nella bassa padovana (1866-1895), Vicenza 1980; I. Bizzi, Cronache polesane. 1866-1894, Susegana 1982; V. Tomasin, 1884-1886, gli anni de la boje in Polesine, «Studi Polesani», Rovigo, f. XIV-XVI, 1984; Id., Il moto polesano de “la boje” del 1884, «Annali Istituto A. Cervi», Bologna, 6/1984; Id., Organizzazione e cultura antagonista negli scioperi bracciantili di fine ottocento, e T. Merlin, I socialisti anarchici della bassa padovana, in N. Badaloni, Gino Piva e il socialismo padano-veneto, Rovigo 1997.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Alessandro e Teodolinda Roveroni
Bibliografia
- 2004