PANCIROLLI, Giuseppe
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- PANCIROLLI, Giuseppe
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Milano
- Data di nascita
- 1861
Biografia / Storia
- Nasce a Milano nel 1861, merciaio. Dal 1872 si stabilisce a Verona. Qui entra in relazione con socialisti e anarchici come Giulio Rossi, Massimo De Franceschi, Giuseppe Bragantini. In questo periodo partecipa a tutte le manifestazioni indette dal partito socialista come, nel gennaio del 1894, quella di protesta per gli eccidi e in solidarietà con i Fasci siciliani. Per la sua attività ha spesso problemi con le autorità, anche perché lo si accusa di essere in relazione “con gli anarchici di Milano”. Nell’ottobre del 1894 viene fermato dalla polizia, accusato di aver lanciato grida inneggianti all’anarchia durante una pubblica conferenza. Nel 1895 lascia l’Italia per recarsi con M. De Franceschi a Rothkreuz (Svizzera); lì trova occupazione presso il fotografo Anselmini. Dopo pochi giorni, però, i due abbandonano la città svizzera assieme alla moglie dell’Anselmini e si stabiliscono a Ober Entfelden. Rintracciati dalla polizia elvetica, vengono sottoposti a una severa sorveglianza. Tre anni dopo, espulso dalla Svizzera per le sue “relazioni sospette” e per i “precedenti anarchici”, P. parte per la Francia, da dove l’anno successivo viene nuovamente espulso. Giunge a Verona nel luglio 1899 e viene strettamente sorvegliato. Nel luglio del 1901 P. lascia Verona per Firenze; qui trova occupazione come commesso presso l’esercizio di un Pietro. Nel 1905 abbandona Firenze e si reca a Milano, poi a Livorno, dove lavora presso una sartoria. Negli anni successivi si sposta in varie città, cambiando spesso occupazione. Tranne che a Nuoro, nel 1907, dove fa attiva propaganda delle dottrine socialiste ed è fra i fondatori della locale sezione socialista “Elisa Negrini”, non viene più segnalato durante i suoi viaggi per aver svolto attività politica, pur continuando a professare principi libertari. Ritornato a Verona, apre una sartoria in proprio. Nel 1914 viene nominato consigliere comunale di Verona. Successivamente, ormai benestante, si disinteressa dell’attività politica anche se è segnalato nel 1930 come “persona di opinioni contrarie agli ordinamenti fascisti”. Nel 1933 viene comunque radiato dallo schedario dei sovversivi e 10 anni dopo, nel 1943, dal CPC. S’ignorano data e luogo di morte. (A. Dilemmi)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.
Bibliografia: I. Hanni, Anarchici e socialisti a Verona (1892-1904), Tesi di laurea, Università di Verona, aa. 1987-’88, pp. 65, 94, 110-114, 282-289.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Bibliografia
- 2004