PAGNOTTA, Enrico

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
PAGNOTTA, Enrico

Date di esistenza

Luogo di nascita
Napoli
Data di nascita
July 13 1861

Biografia / Storia

Nasce a Napoli il 13 luglio 1861 da Camillo e Maddalena Barbuto, incisore di co­rallo. Insieme al fratello Vincenzo (1857) si trasferiscono a Torre del Greco nel 1879 per ragioni di lavoro e richiamano ben presto l’attenzione della polizia per le con­vinzioni anarchiche, l’efficace lavoro di propaganda svolto tra gli ope­rai e le relazioni con i più noti “sovversivi” che operano nel paese. Nel 1885 costitui­scono il gruppo anarchico “Giustizia” e promuovono iniziative po­litiche che urtano contro una crescente repressione, sfociando spesso in agitazioni e di­sordini. Nel 1890 organizzano la manifestazione per il primo maggio e, nell’aprile 1891 convincono Amilcare Cipriani a tenere un comizio nella cittadina ve­suviana. Decisi ad impegnare a fondo gli anarchici nella manifestazione del primo mag­gio, si propon­gono di “sommuovere il popolo” e dirigersi poi a Na­poli con i compagni, per dare man forte agli anar­chici del capoluogo. Un piano sventato dall’intervento della polizia, che il 26 aprile li arresta con l’accusa di “as­sociazione diretta ad ec­citare l’odio tra le classi sociali in modo peri­coloso per la pubblica tranquillità”. Restano in carcere fino al 4 agosto, quando ottengono la li­bertà prov­visoria; En­rico è poi assolto in istruttoria, Vincenzo esce in­denne dal pro­cesso, conclusosi a Napoli il 22 aprile 1892. Atti­vissimi negli anni succes­sivi, nel 1900, sottoscrivono entrambi la protesta pubblicata sul giornale «L’Agitazione» per mani­festare solida­rietà con gli anarchici processati per associa­zione sediziosa ad Ancona, ma, per ragioni proba­bilmente tecniche, restano fuori dall’elenco dei sottoscrittori. Allon­tana­tisi pro­gressivamente dalla politica militante, restano fedeli ai loro principi. Enrico muore a Torre del Greco nel di­cembre 1919. Vincenzo, si dedica al lavoro senza dimostrare simpa­tia per il fascismo, e nel 1930, data l’età avanzata, è ra­diato dallo schedario dei sovversivi. S’ignorano data e luogo di morte. (G. Aragno)
 

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; Archivio dello Stato - Napoli, Gabinetto di questura, I serie (1881-18901), b. 89, 119 e 173.

​Bibliografia: N. Dell’Erba, Le origini del socialismo a Napoli 1870-1892, Milano 1979. 

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Camillo e Maddalena Barbuto

Bibliografia

2004

Persona

Collezione