PAGANI, Amos o Amus

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
PAGANI, Amos o Amus

Date di esistenza

Luogo di nascita
Dergano
Data di nascita
August 5 1889

Biografia / Storia

PAGANI, Amos o Amus
Nasce a Dergano (comune di Affori, ora Milano) il 5 agosto 1889 da Pietro e Maria Travella Mincio, meccanico attrezzista. Secondo il profilo biografico conservato nel casellario politico centrale “fin da molto giovane [manifesta] idee sovversive e ribelli e [comincia] a farsi notare per la propaganda di esse. Quale appartenente alla sezione sindacalista metallurgica presso la locale camera del lavoro, [prende] sempre parte attiva a tutti gli scioperi”. Nell’ottobre 1914 gli vengono sequestrati quattro pacchi contenenti cromolitografie di carattere sovversivo provenienti dalla Svizzera. Fatto abile nel 1917 si rende renitente espatriando in Svizzera e per questo viene condannato dal Tribunale di Guerra. Amnistiato torna in Italia, risiede ad Affori e poi a Paderno Dugnano sempre professando idee anarchiche. Nel 1927 viene denunciato insieme a Guido Villa, Amleto Calura e Ottorino Calvi perché sospettati di essere “compartecipi dell’organizzazione d’un complotto” contro il duce. Il 1° giugno 1927 viene assegnato al confino per tre anni e inviato prima a Ustica e poi a Ponza. Rilasciato nel 1930 si trasferisce a Milano e l’anno successivo espatria clandestinamente all’estero. Negli anni seguenti viene segnalato prima a Losanna, poi dal 1937 a Parigi dove risiede con Elvira Scalvinoni (che poi sposerà) nella casa di Emilio Canzi. Appare sempre attivissimo nell’emigrazione anarchica. Secondo la polizia fa parte di una rete, coordinata da Giulio Bacconi residente a Marsiglia, mirante a “una ripresa di attività cospirativa in direzione Italia”. A questo scopo il 10 ottobre 1937 si trasferisce clandestinamente a Lugano. L’ultima segnalazione nel suo fascicolo personale è del 17 aprile 1943, i coniugi Pagani risultano residenti in Francia e si esprime parere contrario alla concessione del visto di rimpatrio. S’ignorano data e luogo di morte. (M. De Agostini)
 

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Direzione generale di pubblica sicurezza, Divisione affari generali riservcati, cat. K1A a. 1937 b. 43, Torino.

Bibliografia: M. De Agostini, Gli Anarchici milanesi nella lotta di Liberazione, «Lettera ai compagni», lug-ago. 1985. 

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Pietro e Maria Travella Mincio

Bibliografia

2004

Persona

Collezione

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