NUTINI, Ostasio
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- NUTINI, Ostasio
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Campiglia Marittima
- Data di nascita
- November 10 1882
Biografia / Storia
- Nasce a Campiglia Marittima il 10 novembre 1882 da Fiorenzo e Violante Bellucci, minatore. Nella primavera del 1898, è tra i firmatari della protesta pubblica contro il processo di Ancona a carico di Malatesta e di altri esponenti libertari e contro lo scioglimento del movimento anarchico. Il 13 maggio 1902 viene schedato come socialista: secondo il prefetto di Pisa, riscuote fama mediocre nell’opinione pubblica, fa parte della Lega di resistenza degli operai di miniera di Campiglia ed esercita una discreta influenza “nel luogo di residenza”: “È pericoloso propagandista, attivo, specialmente nella gioventù, merita speciale sorveglianza”, si comporta bene con la famiglia e frequenta i compagni di idee. L’8 novembre 1903 N. è il destinatario del telegramma di adesione degli anarchici massetani al comizio di Campiglia, a favore degli scioperanti di Torre Annunziata. Il telegramma è firmato da Enrico Bianciardi e Alfredo Bacconi. Al principio del 1905 N. è abbonato al giornale anarchico «Il Seme» di Livorno e in giugno sottoscrive una piccola cifra a favore del periodico «Il Grido della folla» di Milano. Il 28 marzo 1908 il Ministero dell’Interno informa il prefetto di Pisa che “un certo Estasio Nutini è affiliato alla sezione campigliese dell’Associazione antimilitarista italiana ed è in corrispondenza con Alfredo Polledro”, un socialista, che godrà più tardi di una certa notorietà per il suo lavoro di traduttore. Il 20 maggio 1908 la Prefettura conferma l’appartenenza di N. all’associazione italiana antimilitarista. Alla sezione aderiscono “i sovversivi schedati” Amedeo Bertozzi, Orlando Bigini, Adolfo Donati, Mario Cappelli, Dino Gavazzi, Ido Gianni, Pietro Landini, Narciso Nardi e Gaspero Parenti e “i sovversivi non schedati” Angelo Beconi, Roberto Bertozzi e altri: Nel 1909 N. lavora agli alti forni di Piombino e nel 1910 è iscritto alla CdL sindacalista e fa parte della redazione del giornale «Il Martello». Il 12 settembre, a nome della Commissione operaia, firma – a conclusione di un duro sciopero – un accordo con gli amministratori del trust siderurgico, mostrandosi “molto conciliativo”. Il 2 dicembre viene denunciato con l’intera redazione de «Il Martello», perché il giornale è apparso più volte sotto l’abusiva gerenza di Giuseppe Tognetti, ma il 29 marzo 1911 viene prosciolto da tutte le imputazioni. Reputato pericoloso, si trasferisce a Sampierdarena nel 1915 dove è assunto dalle Acciaierie Ansaldo, come operaio. Nel 1923 prende la tessera dei sindacati nazionali e nel 1927 chiede quella del PNF, senza riuscire a ottenerla. Il 2 agosto 1929 la Prefettura di Genova propone di radiarlo, il 3 settembre il Ministero dà il nulla osta e il 14 settembre il nome di N. viene cancellato dallo schedario. S’ignorano data e luogo di morte. (R. Bugiani – G. Piermaria – A. Tozzi)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; «L’Agitazione», 1898, suppl. straordinario.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Fiorenzo e Violante Bellocci
Bibliografia
- 2004