NORSA, Augusto Cesare

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
NORSA, Augusto Cesare

Date di esistenza

Luogo di nascita
Milano
Data di nascita
November 8 1871
Luogo di morte
Milano

Biografia / Storia

Nasce a Milano l’8 novembre 1871 da Sforza Bonaiuto Giuseppe e Bellina Terracini. Frequenta le prime classi superiori e diventa tipografo. Nel corso del 1888 e del 1889 viene più volte arrestato, a Milano e a Genova, sia per vagabondaggio sia perché in compagnia di anarchici. Segnalato come appartenente al gruppo anarchico “Sempre avanti!” di Porta Ticinese, N. viene proposto per la la casa di correzione, che riesce a evitare solo grazie all’intervento paterno. Nel dicembre 1889 N. si stabilisce a Parigi dove, secondo le segnalazioni di polizia, entra in relazione con il gruppo di Achille Vittorio Pini e di Luigi Parmeggiani. A quel tempo Pini, noto illegalista, autore con il Parmeggiani, dell’attentato al vecchio internazionalista Celso Cerretti nel febbraio 1889, è stato da poco arrestato e condannato dalla Corte d’Assise della Senna a vent’anni di lavori forzati, mentre Parmeggiani è riparato a Londra. Non è quindi ben chiaro quali siano i contatti del giovane N., che avrebbe intrattenuto in precedenza rapporti epistolari con Pini e Parmeggiani. È probabile che N. sia rimasto coinvolto nelle attività di quel milieu illegalista, in cui il confine tra azione “politica” e azione malavitosa è sempre stato incerto. Tant’è che, espulso dalla Francia nel maggio 1890, vi ritorna via Svizzera nel maggio 1891 in compagnia di Attilio Cerri e viene arrestato per fabbricazione e spaccio di monete false, oltre che per infrazione al decreto di espulsione. Condannato a otto anni reclusione e a altri venti di interdizione di soggiorno, N. sconta la pena alla Maison Centrale di Melun. Rientrato a Milano dopo la scarcerazione, trova lavoro come tipografo. Alla fine del 1902 entra a far parte della redazione de «Il Grido della folla» e, secondo la polizia, vi collabora “sovente”, probabilmente con articoli non firmati o con pseudonimi, uno dei quali è certamente “Erebo” (N. infatti era ebreo) un altro “un tipografo”. Nel giugno 1904 N. viene arrestato, insieme a Giuseppe Manfredi, per violenze nei confronti degli agenti di polizia in occasione dell’inaugurazione di una lapide ai morti del ’98, tenutasi a Monza il 29 maggio. Dopo una breve detenzione, riprende la funzione di redattore del periodico. Con il ritorno di Gavilli alla guida del giornale nel 1906, N. abbandona «Il Grido della folla» e appoggia l’anno seguente l’iniziativa dei fondatori de «La Protesta umana». Privo di fissa dimora, ospite spesso dei compagni o dell’Albergo popolare, ritorna in Francia verso la fine del 1908. Condannato per violazione del decreto di espulsione, è rimpatriato nel novembre del 1909. Sempre impiegato come tipografo, nel 1912 tenta, vanamente, di costituire un Fascio libertario milanese e nell’estate dello stesso anno dà vita a «Il Giornale anarchico», periodico dalla brevissima durata. Negli anni successivi appare condurre, agli occhi della polizia, “vita onesta e laboriosa senza dar luogo ad alcun rimarco con la sua condotta politica”. Nel dopoguerra, tuttavia, N. è di nuovo in stretto contatto con il movimento anarchico. Nell’agosto 1920, infatti, diventa amministratore di «Umanità nova». Arrestato nel dicembre 1920, viene rimesso in libertà agli inizi del febbraio 1921 e assolto dall’accusa di cospirazione il 25 marzo, a due giorni dalla strage del Diana, insieme con Malatesta, Borghi e Quaglino, detenuti, e altri 18 imputati a piede libero. Con l’avvento del fascismo, si ritrae in disparte. Nel 1926 viene ricoverato nella Casa Comunale degli invalidi, “ammalato e sprovvisto di mezzi”. Muore il 26 marzo 1932. Trent’anni prima aveva scritto a Oberdan Gigli: “io sono individuo che poco o nulla sente ormai. Impressioni non ne riporto. So dove vado e perché”. (M. Antonioli)
 

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; Archivio dello Stato - Milano, Gabinetto di Prefettura, Anarchici; Archivio privato O. Gigli.
Bibliografia: V. Mantovani, Mazurka blu. La strage del Diana, Milano 1979 (Pescara 2002), ad indicem.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Sforza Bonaiuto Giuseppe e Bellina Terracini

Bibliografia

2004

Persona

Collezione

città