MONTANARI, Luigi
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- MONTANARI, Luigi
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Rimini
- Data di nascita
- October 30 1900
- Luogo di morte
- Rimini
Biografia / Storia
- Nasce a Rimini il 30 Ottobre 1900, da Giosuè e Costanza Gobbi, bracciante agricolo, manovale in ferrovia, falegname, operaio meccanico, pescivendolo. Dal padre eredita il soprannome di “Ciacareina” (Chiaccherina), al quale si aggiunge quello di Gino. Nei cenni biografici del Casellario Politico Centrale al 12 gennaio 1925 è descritto come attivista anarchico ed iscritto, nel 1922, agli Arditi del popolo di Roma, città in cui si è trasferito per motivi di lavoro. In questo periodo conosce Errico Malatesta ed è suo ospite per qualche giorno. Fa propaganda politica presso i suoi compagni di lavoro alle ferrovie e prende parte a tutti gli scioperi. Il 1° marzo 1923 viene licenziato. Nel 1925 fa ritorno a Rimini dove è ricoverato in ospedale per febbri malariche e bronchiti. Dimesso, trova lavoro come falegname presso la ditta Ciavatta Giovanni. L’anno successivo è denunciato perché sorpreso a vendere, senza la prescritta licenza, il giornale anarchico «Fede!»: subisce una perquisizione al suo domicilio e viene diffidato. Nel 1928 si reca a Torino impiegandosi come operaio meccanico alle Officine Bertone. Nel 1930 torna definitivamente a Rimini. Negli anni seguenti M. è fatto oggetto di un’assidua vigilanza da parte delle autorità, esercitata anche con frequenti perquisizioni; pur non dando luogo a rilievi particolari di attività politica, non smette mai di dichiararsi anarchico e contro il regime fascista. Nel 1932 è sempre segnalato a Rimini dove esercita il mestiere di pescivendolo. Nel 1935 vuole partire per l’Africa Orientale come operaio, ma gli è negato il lasciapassare a causa dei suoi precedenti politici. In un’informativa del 23 Giugno del 1944 della Prefettura Repubblicana di Forlì viene segnalato come estremamente attivo, ispiratore e mandatario di atti di violenza contro i fascisti di Rimini. Con l’intensificarsi della repressione durante la Resistenza continua la sua attività di propaganda, tra gli operai e i giovani, ma in modo meno visibile e più clandestina. È amico fraterno di Pio Turroni che frequenterà fino alla scomparsa. Nel dopoguerra aderisce alla FAI e nei decenni successivi rappresenta un punto di riferimento costante per gli anarchici riminesi, sempre disposto a dare il suo nominativo per qualsiasi problema burocratico e pronto al dialogo specialmente con i giovani. Muore il 9 ottobre 1985. In una lettera alla famiglia, agli amici e ai compagni, aveva dato queste ultime disposizioni riguardanti il contenuto del suo manifesto funebre: “Il giorno … è deceduto Montanari Luigi (Gino). Aveva … anni. Partendo manda un affettuoso saluto a tutti i compagni. Saluto gli amici. Perdono i nemici”. (G. Botteghi - T. Marabini - C. Mazzolani)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; Condoglianze, «Umanità nova», 5 ott.1958; Settimio, Lutti nostri. Gino Montanari, «Umanità nova», 24 nov. 1985.
Bibliografia; E. Francescangeli, Arditi del popolo. Argo Secondari e la prima organizzazione antifascista (1917-1922), Roma 2000, ad indicem.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Giosuè e Costanza Gobbi
Bibliografia
- 2004