​MONTAGNANI, Domenico

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
​MONTAGNANI, Domenico

Date di esistenza

Luogo di nascita
Massa Marittima
Data di nascita
July 30 1900

Biografia / Storia

Nasce a Massa Marittima (GR) il 30 luglio 1900 da Biagio e Sestilia Periccioli, operaio e fornaio. Entrato giovanissimo nel gruppo anarchico massetano, versa, nel febbraio 1917, 20 centesimi al «Risveglio» di Grosseto, insieme ai militanti libertari Antonio Armeni e Emilio Ferri, “gridando viva l’Internazionale”. La notte del 16 giugno 1919 fa parte di una nutrita comitiva di sovversivi, che disturba la quiete pubblica, schiamazzando e cantando, accompagnati dall’anarchico Silvio Quintavalle, che suona la chitarra. Intervengono i carabinieri, che sequestrano lo strumento musicale e invitano bonariamente i giovani a desistere, senza procedere a fermi o arresti, “data la schiacciante superiorità numerica dei medesimi e l’atteggiamento degli stessi...” Niente affatto contento, il gruppo segue i militi, mettendosi a rumoreggiare sotto la caserma per farsi restituire la chitarra. Otto sovversivi – fra i quali M. – vengono denunciati e il “militare in licenza” Quintavalle è rimandato anzitempo a San Donà del Piave, dove è di stanza il suo reparto. Alla fine dell’anno M. sottoscrive una piccola somma in favore dell’«Avvenire anarchico» di Pisa, insieme al fratello Attilio, a Enrico Crismer, a Duilio Bindi, a Epiro Banchi, a Mario e Giuseppe Gasperi, e nell’agosto 1920 manda alla Camera del lavoro di Piombino la somma di 290 lire, da lui raccolta per le vittime del 26 giugno, insieme a Alfredo Bacconi e a Pasquale Corsi. Dal 1922 al 1924 si occupa della diffusione della rivista «Conferenziere libertario» di Roma e, fino al 1926, cura quella del giornale anarchico «Il libero accordo» di Roma. Il 13 febbraio 1923 viene portato dagli “schiavisti” massetani nella sede del fascio, dove è costretto a bere un bicchiere di olio di ricino, insieme al comunista Ferdinando Fontani e al sovversivo Gino Giovani. Negli anni successivi si tiene lontano dai fascisti e dalle loro cerimonie e alla caduta del regime di Mussolini torna pienamente all’attività politica, riprendendo il suo posto nel movimento libertario. Nel 1946 fa parte del Gruppo anarchico massetano, insieme al perito minerario Renzo Rapezzi e al commerciante di legname e carbone Gusmano Aldinucci, e il 22 marzo è oggetto di una lettera dei carabinieri di Grosseto, dove si legge che dei componenti il nucleo libertario “solo il Montagnani Domenico è iscritto al registro dei sovversivi dell’epoca fascista, dal quale non si rilevano annotazioni di pericolosità. Le stesse persone che esplicano le attività lavorative a fianco di ognuno indicate risultano che si professano anarchisti idealisti”. Il documento recita più avanti: “Mentre si accenna di aver disposto oculata vigilanza nei confronti dei principali esponenti del gruppo in oggetto, si comunica che non è stato possibile conoscere le generalità di tutti gli esponenti al gruppo stesso. Risulterebbe trattarsi di elementi idealisti, per i quali è da escludersi il carattere di pericolosità sociale. Non risulta che esplichino propaganda pubblica e che [si] prefiggano azioni di violenza o terroristiche”. Membro del Gruppo anarchico Pietro Gori di Massa Marittima, M. sostiene, negli anni seguenti il Secondo dopoguerra, «Umanità nova» di Roma e altri fogli libertari. S’ignorano data e luogo di morte. (F. Bucci - S. Carolini - M. Lenzerini)

Fonti

Fonti: «Il Risveglio», 11 feb. 1917; Perché l’Avvenire viva e trionfi, «L’Avvenire anarchico», 12 dic. 1919; Sottoscrizione pro vittime del 26 giugno, «Il Martello», 21 ago. 1920; «Il conferenziere libertario», mag. 1922; ivi, ago. 1922; ivi, ott. 1922; ivi, mar. 1923; ivi, mag. 1923; ivi, lug. 1923; ivi, set. 1923; ivi, nov. 1923; ivi, feb. 1924; ivi, set. 1924; «Il Libero accordo», 28 ago. 1923; ivi, 18 ott. 1923; ivi, 16 mag. 1926; «Umanità nova», 3 ago. 1947; ivi, 2 mag. 1948; ivi, 1° mag. 1949.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Biagio e Sestilia Periccioli

Bibliografia

2004

Persona

Collezione

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