MILETI, Carlo
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- MILETI, Carlo
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Grimaldi
- Data di nascita
- January 23 1823
- Luogo di morte
- Napoli
Biografia / Storia
- Nasce a Grimaldi (CS) il 24 gennaio 1823, da Costantino e da Raffaella Brunetti. Il padre, procuratore legale, gli impone il nome di un proprio fratello vescovo e lo educa fin dall’infanzia agli ideali liberali e patriottici. La famiglia era stata dalla parte della Repubblica napoletana nel 1799 e lo stesso padre di Carlo fu accusato di cospirazione tra il 1845 e il 1847. In seguito manda il figlio a Napoli a studiare giurisprudenza, ospite del cognato Pasquale Brunetti. Qui M. entra in contatto con il gruppo dei giovani intellettuali calabresi allievi di Francesco De Sanctis e dopo il fallimento dei moti del ’48 M. aderisce, alla setta carbonico-militare di Nicola Mignogna. A causa di una delazione però la setta deve essere sciolta e la sera del 22 ottobre 1850 M. riesce a mettersi in salvo, rifugiandosi a Malta. Da qui il 17 agosto del 1852 si trasferisce a Genova, dove trova il cugino Pasquale Mileti e prende dimora in via Carbonara nel Sestiere di Prè, dove prende contatto con altri esuli calabresi, quali Luigi Miceli, Giovanni Nicotera, Casimiro De Lieto e conosce Carlo Pisacane. Nel 1854 entra a far parte della “Solidarietà nel bene”, un’associazione, attiva fino al 1856, tra emigrati politici, in seno ai quali incontra, tra gli altri, Mauro Macchi, cui deve il primo approccio alle idee socialiste. Nel 1855 si schiera, con Pisacane, contro i murattiani e dopo la sfortunata spedizione di Sapri, rafforza i suoi legami con i mazziniani e stringe amicizia con il radicale Agostino Bertani, che lo incarica, nel 1859, di raccogliere informazioni sulle Marche, in vista di un’eventuale insurrezione. Il 3 luglio del 1860 è già a Napoli per sostenere l’impresa dei Mille e, instaurata la dittatura garibaldina, con Bertani segretario generale, Carlo Mileti è assunto come capo di gabinetto. Intanto prende a frequentare la redazione de «Il Popolo d’Italia», il giornale fondato a Napoli da Mazzini e dallo stesso Bertani, che però a settembre del 1860 abbandona deluso la città ormai dominata dai moderati. M. rimane invece a Napoli e nel 1863 acquista «Il Popolo d’Italia», per farne l’organo politico della democrazia meridionale, ma non ottiene gli aiuti sperati né da Garibaldi né da altri. Quando nel mese di giugno del 1865 arriva in città Mihail A. Bakunin, per tentare di attirare i democratici napoletani nell’orbita socialista e internazionalista, M. è fra i primi ad incontrarlo, anche se il suo nome solo nel 1867 risulta tra i membri del comitato di “Libertà e Giustizia”, l’associazione ispirata dallo stesso Bakunin e presieduta da Saverio Friscia. Partito Bakunin, M. continua a pubblicare il giornale fino al 1873 e nel 1876 figura tra i candidati sostenuti dalla massoneria nelle elezioni comunali. Muore a Napoli il 20 gennaio 1892. (E. Esposito)
Fonti
- Fonti: Archivio di Stato Cosenza, Stato Civile dei Comuni della Provincia - Grimaldi, 1823; ivi, Processi politici, 1844-1847, pacco 24, n. 123; ivi, Processi politici, 1848-1853, pacco 42, n. 312; Archivio di Stato Napoli, Gabinetto Questura, f. 40, n. 568, anno 1868; Domus Mazziniana, Pisa, Carte Mileti; Museo del Risorgimento, Milano, Carte Bertani, cart. 13, pl. VI, 195; cart. 14, pl. XVII, 112; cart. 16, pl. XXVII, 22; cart.18, pl. XXIX, 13, pl. XXX, 15 ; cart. 34, pl. CXXXV-CXLIV, 164 ; cart.38, pl. CLV, 172 cart. 47, pl. XXVI,162 ; cart. 48, pl. VI, 18, 180, cart. 49, pl. XIII, 44, 45, 46, 50, 53, 56; cart. 50, pl. XXIII, 6, pl. XXVI, 24, 25; Museo centrale del Risorgimento, Roma, b. L, n.1 (170); b. CCIXIX, n. 1, 2; Archivio comunale Napoli, Stato Civile, atto 28, S. Giuseppe, p. I, 1892.
Bibliografia: E. Esposito, Carlo Mileti e la democrazia repubblicana nel Mezzogiorno, in ascl, 1983, pp. 19-98; G. Berti, I democratici e l’iniziativa meridionale nel Mezzogiorno, Milano 1962; A. Scirocco, Democrazia e socialismo a Napoli dopo l’Unità (1860-1878), Napoli 1973; S. Rota Ghibaudi, L’emigrazione calabrese in Piemonte (1848-1860), «Calabria Mobilissima», pp. 1-18; B. Furiozzi, L’emigrazione politica in Piemonte nel decennio preunitario, Firenze 1979; L. L. Barberis, L’emigrazione politica a Genova dal 1847 al 1857, Modena 1957; B. Montale, L’emigrazione politica in Genova e in Liguria (1849-1859), Savona 1982; F. Della Peruta, Mauro Macchi e la democrazia italiana, «Bollettino della Domus Mazziniana», Pisa 1982, pp. 9-88; ID., Democrazia e Socialismo del Risorgimento, Roma, 1977, pp. 8-35; G. Cingari, Problemi del Risorgimento meridionale, Messina, 1965, pp. 154-241; ID., Romanticismo e Democrazia. Domenico Mauro (1812-1873), Napoli, 1965, pp. 161-163; V. P. Gastaldi, Agostino Bertani e la democrazia repubblicana. Lettere a Carlo Mileti, Milano 1979; Garibaldi e il Socialismo, a cura di G. Cingari, Bari 1984.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Costantino e Raffaella Brunetti
Bibliografia
- 2004