MILANESI, Rino
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- MILANESI, Rino
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- La Spezia
- Data di nascita
- November 13 1895
- Luogo di morte
- La Spezia
Biografia / Storia
- Nasce alla Spezia il 13 novembre 1895 da Eugenio e Rosa Buratti, facchino. Di indole ribelle fin da ragazzino, all’età di dieci anni fugge da casa. Arrestato a Genova è rinviato a La Spezia, dove, essendosi reso responsabile di furti viene inviato in riformatorio dove rimane fino all’età di sedici anni. Nell’immediato dopoguerra si avvicina agli ambienti anarchici e sovversivi e diventa un efficace propagandista specialmente negli ambienti operai. M. partecipa a tutte le lotte del Biennio rosso e nel 1921 entra a far parte degli Arditi del Popolo. Nel settembre dello stesso anno ferisce un fascista e nel febbraio del 1922 partecipa all’attentato nel quale è ucciso il fascista Francesco Podestà. Per questi reati è condannato a 16 anni e 8 mesi di carcere e a due anni di vigilanza speciale. Sconta la pena a Parma e a Turi. M. è scarcerato per amnistia il 5 dicembre 1932 e iscritto nell’elenco delle persone da arrestare in determinate circostanze. Nella primavera del 1933 è nuovamente arrestato e condannato a un anno di carcere per minacce e violenza ad un console della milizia volontaria fascista. Proposto per cinque anni di confino, è inviato a Ponza e lì torna in carcere per altri 10 mesi perché partecipa ad una protesta collettiva. Il 3 gennaio 1936 viene trasferito alle Tremiti e, a pena espiata, è inviato al domicilio obbligato a Grassano (FG), dove rimane fino al 28 settembre 1939. Tornato a La Spezia, le autorità considerandolo “elemento pericoloso”, continuano a sorvegliarlo assiduamente fino a quando viene fermato nel giugno del 1940 e a luglio è internato a Manfredonia. In seguito è confinato nella colonia di Ustica (31 gennaio 1941). Il 27 dicembre 1941 è inviato al confino di S. Chirigo Nuovo in provincia di Potenza dove rimane fino alla liberazione avvenuta il 25 agosto 1943. Tornato a La Spezia, muore l’8 dicembre 1943. (A. Mameli - G. Barroero)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Eugenio e Rosa Buratti
Bibliografia
- 2004