MICHELETTI, Vincenzo Antonio
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- MICHELETTI, Vincenzo Antonio
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Paladina
- Data di nascita
- April 22 1892
- Luogo di morte
- Villa d'Adda
Biografia / Storia
- Nasce a Paladina (BG) il 22 aprile 1892 da Epifanio e Maria Palma Pedrini. Ordinato sacerdote nel seminario vescovile di Bergamo nel 1919, esercita il sacerdozio come vicerettore al Collegio di Celana (BG), nel 1922 come vicerettore del Collegio S. Defendente di Romano di Lombardia (BG), mentre nel 1923 è a Curno (BG) come coadiutore parrocchiale e nel 1924 è parroco ad Albino (BG). Passa poi nel cremonese, abiura il cattolicesimo e aderisce al protestantesimo, tanto da essere nominato pastore evangelico. Iscrittosi al PNF, si dimostra fervente fascista. Nel 1925 si trasferisce a Roma, dove apre un negozio di cappelleria e merceria. A Roma conosce Malatesta e in seguito a ciò aderisce al comunismo anarchico e per questo viene espulso dal PNF e dalla chiesa evangelica. Vive facendo il venditore ambulante di Bibbie per la libreria ‘Sacre Scritture’ della Società Biblica Britannica, ma nel 1934 la Questura di Terni gli ritira la licenza perché, approfittando del suo lavoro, svolge propaganda anticattolica. Dopo un’altra crisi di coscienza, passa ai pentecostali pur mantenendosi anarchico. Nel 1936 pubblica il libro L’unitarismo cristiano nella lettera di San Paolo agli Efesini (Trieste, Tip. Leghissa). Nell’agosto 1938 invia a Mussolini un esposto in cui, dichiarandosi vittima del fisco, dice di aver conosciuto per il suo lavoro molte zone del paese e di aver raccolto molte osservazioni sulla situazione politico-economica generale, suggerendo al duce un programma di riforme sociali improntate a teorie e concetti “comunisti e anarchici”, i soli in grado di “trasformare le pecore in uomini coscienti”. A Roma, in data imprecisata, si sposa. Nel giugno 1940 parte da Roma dirigendosi a Milano dove si stabilisce definitivamente dal maggio 1942. Muore a Villa d’Adda (BG) all’Istituto San Giuseppe per anziani il 20 marzo 1976. (G. Mangini)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; ivi, Polizia Politica, b. 833, ad nomen; Archivio di Stato Bergamo, Fondo Questura - Sovversivi, b. 64, ad nomen.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Epifanio e Maria Palma Pedrini
Bibliografia
- 2004