NALDINI, Bruno
Intestazione di autorità
- Intestazione
- NALDINI, Bruno
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- San Giovanni Valdarno
- Data di nascita
- 01/06/1903
- Luogo di morte
- San Giovanni Valdarno
- Data di morte
- 29/12/1957
Attività e/o professione
- Qualifica
- fabbro ferraio
Nazionalità
- Italiana
Biografia / Storia
Nasce a San Giovanni Valdarno (ar) il 1° giugno 1903 da Giovanni e Luisa Corradeschi, fabbro ferraio. Dopo la scuola elementare, è avviato al lavoro. Nella famiglia di estrazione proletaria e socialista apprende i primi rudimenti di politica. Schedato dalla polizia come anarchico, nel giugno 1931 viene arrestato in Svizzera con altri libertari, poi consegnato alle autorità italiane, con l’accusa di aver partecipato alla progettazione di un attentato dinamitardo. Un anno dopo è processato dal Tribunale speciale che lo condanna a 16 anni di carcere nonostante N. dichiari di essere completamente estraneo ai fatti addebitatigli. Successivamente viene trasferito nelle carceri di Nisida e poi di Civitavecchia. Il 20 marzo 1937, grazie a un indulto, riacquista la libertà ma appena l’Italia fascista entra in guerra la sua “pericolosità” fa sì che venga internato prima a Manfredonia e poi a Pisticci dove, alla fine dell’estate del 1943, con la caduta del fascismo torna libero. Nel dopoguerra aderisce al pci e ricopre per un certo periodo l’incarico di «segretario di sezione» e della «Camera del lavoro» a San Giovanni Valdarno ed è considerato da Masini «uomo molto in gamba» che si sta avvicinando al Gruppo d’iniziativa per un movimento “orientato e federato” (Lettera di P.C. Masini a A. Cervetto e F. Bazzanella, Cerbaia Val di Pesa, 14 ottobre 1950). Dimessosi dal pci, tramite i buoni rapporti con Posfortunati, segue con attenzione le attività della locale sezione dei gaap ricevendo regolarmente «L’Impulso». Partecipa alla costituzione del cds, promosso dal gaap locale, per i quali firma una breve relazione sulle attività svolte allo stabilimento ilva dove lavora come operaio e dove, secondo Masini, «ha molta influenza» (Relazione gaap S. Giovanni Valdarno al cn/gaap, 29 aprile 1951). Si mantiene in rapporti con l’organizzazione fino a tutto il 1952. Muore a San Giovanni Valdarno il 29 dicembre 1957. (F. Bertolucci).
Fonti
Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; Archivio Biblioteca Franco Serantini, Carte GAAP, Comitato nazionale dei GAAP.
Bibliografia: G. Sacchetti, Bruno Naldini, in Dizionario biografico degli anarchici italiani, 2 tomi, Pisa, BFS, 2003-2004, t. 2, pp. 232-33.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
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