MELLI, Maria Amalia
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- MELLI, Maria Amalia
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Lucca
- Data di nascita
- 04/03/1895
- Luogo di morte
- Marsiglia
- Data di morte
- 05/06/1971
Attività e/o professione
- Qualifica
- Operaia
Nazionalità
- italiana
Biografia / Storia
- Nasce a Lucca il 4 marzo 1895 da Rodolfo e Cristina Paglia, operaia. Il 17 ottobre 1915 emigra in Francia, insieme al marito, Isidoro Prati, e si stabilisce a Apt, dove, il 24 gennaio 1918, diventa madre di una bambina, alla quale dà il nome di Armida. In seguito si unisce all’anarchico Edel Squadrani e svolge, con lui, un’intensa attività rivoluzionaria a Marsiglia, dove frequenta Ugo Boccardi, Emilio Giammattei, Gino Belli e Léopold Faure. Inclusa nella Rubrica di frontiera, nel 1931, per le misure di perquisizione, segnalazione e vigilanza, e nel «Bollettino delle ricerche», nel 1932, per il provvedimento di fermo, vive in Francia fra mille ristrettezze, come documentano le sue lettere alla sorella Elena, la compagna di Errico Malatesta: “Carissima Né – la informa – … è arrivato qui da noi Lucchetti reduce dalla Spagna, non trovava lavoro, io che avevo mandato al diavolo il padrone dove lavoravo perché mi aveva diminuito due franchi al paio, ho dovuto cercarne un altro per il solito prezzo, ho girato dappertutto, ma è umanamente impossibile di trovare altro lavoro. Sono annoiata, molto annoiata, anche Edel da dopo che è qui non ha trovato da fare una giornata di lavoro. Mi ha scritto Emilia [Buonacosa], anche lei è nelle solite condizioni. Che vitaccia…”
Dopo l’arresto di Angelo Sbardellotto a Roma, Melli scrive, a nome di un Comitato anarchico pro perseguitati politici, a un avvocato perché assuma la difesa dell’anarchico veneto. Nel 1935 abita ancora a Marsiglia, milita attivamente nel movimento libertario e funziona da recapito postale per numerosi compagni, profughi in Francia. Il 26 settembre 1936 comunica alla sorella che Emilia Buonacosa è andata in Spagna e che Michele Centrone è caduto a Monte Pelato. Il 26 ottobre va a Barcellona a trovare Edel Squadrani, che si è arruolato nella Colonna italiana, a maggioranza anarchica. Il 13 novembre informa la sorella che Edel “è in buona salute, ma assai magro ed anche invecchiato assai, però il morale è altissimo, anzi ti dico che non vedeva l’ora che partissi per tornare al suo posto…”.
Il 5 maggio 1937 le fa sapere che Squadrani, già condannato dal Tribunale francese di Ceret per violazione del bando di espulsione, è stato rilasciato ed è ripartito per la Spagna: “Credi che questi tre mesi l’hanno quasi rovinato, è magro come un chiodo e tossisce molto, avrei voluto che restasse qui per rimettersi, ma non c’è stata maniera di tenerlo, speriamo che questa volta non trovi inciampi…” Il 13 settembre scrive alla sorella che dopo la “morte di Camillo [Berneri] sembra che uno scoraggiamento generale si sia impadronito dei tre quarti almeno degli esseri…” e il 13 ottobre le annuncia il ritorno di Edel dalla Spagna.
Verso la fine del 1938 Melli viene arrestata e condannata a due mesi di carcere dal Tribunale di Aix–en–Provence per aver ospitato il suo compagno, sul quale pende ancora una misura di espulsione. Nel 1939 viene confermata la sua iscrizione nella “Rubrica di frontiera” per la misura dell’arresto e falliscono i suoi tentativi per ottenere un permesso di soggiorno in Francia per la sorella. Dopo l’inizio della Seconda guerra mondiale, Melli rimane a Marsiglia, da dove continua a scrivere alla sorella. Muore a Marsiglia il 5 giugno 1971. (F. Bucci - G. Ciao Pointer)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen. Ufficio dello Stato civile del Comune di Lucca, Registri degli Atti di nascita e di morte.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
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