NABITA, Giorgio
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- NABITA, Giorgio
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Ragusa
- Data di nascita
- December 1 1876
- Luogo di morte
- Vittoria
Biografia / Storia
- Nasce a Ragusa il 1° dicembre 1876 da Giorgio Licitra e Gaudenzia Schembri, ma risultando “trovatello”, in seguito a messa in scena dei genitori, gli viene messo il cognome Nabita. Trasferitosi a Vittoria, dove svolge l’attività di sarto ed è comunemente chiamato con il soprannome di “Lapone”. Ben presto entra in contatto con l’ambiente socialista e milita nella locale sezione del partito. Nel 1905 emigra negli Stati Uniti, e a New York raggiunge subito la folta colonia socialista e libertaria italiana. Grazie alle sue numerose iniziative americane, la sede socialista di Vittoria riesce a sopravvivere, ma nel 1906 si avvicina agli anarchici e spedisce ai compagni del paese anche giornali e opuscoli di propaganda anarchica. Nel 1908 la sua rottura col PSI è definitiva e, tramite un giovane emigrato rientrato a Vittoria, il falegname Emanuele Terranova Giudice, provoca il sorgere di un’aggregazione libertaria, il gruppo “Senza Patria”. Alla fine del 1909 rientra a Vittoria, contribuendo al rafforzamento del gruppo, che muta nome in gruppo libertario “Francisco Ferrer”. Nel Natale 1909 promuove l’uscita del numero unico «L’Agitatore»; un altro numero unico dallo stesso titolo uscirà il 17 febbraio 1910, per la commemorazione in Vittoria di Giordano Bruno e di Francisco Ferrer. Dell’anno successivo è «Natale 1911», “rivista di propaganda antireligiosa”. Diffonde parecchi stampati di propaganda specialmente antireligiosa e anticolonialista, e altri particolarmente polemici col partito socialista vittoriese e col suo leader, Nannino Terranova, fratello di Emanuele, che accusa d’essersi imborghesito (A un prete rosso benefattore; Il figlio di nessuno; La guerra; Ai nemici del progresso; Delitto; Rapisardi, il cantore di Lucifero, è morto ecc.). Arrestato per avere inneggiato, con scritte apparse sui muri della città, al “1° Maggio e alla Libertà”, il 25 agosto 1912, da poco rilasciato, si imbarca con passaporto non suo per gli Stati Uniti (subisce un’altra condanna a tre mesi di reclusione il 15 aprile 1913 per espatrio clandestino), dove si adopera per fare uscire una nuova rivista nel suo paese d’origine: «La Fiaccola», “rivista di scienze, filosofia e arte”, apparirà per otto numeri, dal 15 maggio al 15 novembre 1913, diretta in loco dall’avvocato Francesco Nicosia e diffusa in tutta Italia, negli usa e in Argentina. Matura in questo periodo posizioni individualiste firmando i propri articoli sulla stampa libertaria con lo pseudonimo di “figlio di nessuno”. Rientra in Italia nel gennaio 1921 per gettarsi subito nella mischia: riaggrega i libertari, diffonde «Il Vespro anarchico», «Il Martello», «Umanità nova», «Il Libertario», poi «L’Adunata dei refrattari», «Fede!» e «Pensiero e volontà». Contribuisce insieme ai comunisti alla fondazione della CdL di Vittoria, che poco dopo l’inaugurazione, il 1° maggio 1922, è assaltata e distrutta dai fascisti (vi muore l’operaio diciottenne Orazio Sortino). Con l’anarchico gelese Gaetano Di Bartolo promuove l’uscita, avvenuta il 3 giugno 1922, del numero unico «La Fiaccola anarchica». Nel settembre 1923 subisce una perquisizione con sequestro di stampe; un’altra la subisce il 27 novembre 1925. Diffidato alla fine del 1926, mantiene segreti contatti con gli altri anarchici della provincia, fra cui Giovanni Cottone di Vittoria e Giuseppe Giurdanella di Comiso, coi quali aderisce al Fronte Unico Antifascista Italiano, fondato dal comunista Vincenzo Terranova, figlio di Nannino. Viene fermato per tale motivo nei primi mesi del 1935 assieme a un gruppo di compagni della zona. Muore a Vittoria il 26 gennaio 1938. (G. Gurrieri)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; Archivio storico degli anarchici siciliani, Archivio Giorgio Nabita; Biblioteca Ursino-Recupero, Catania, Carte Mario Rapisardi, Corrispondenza, cass. VI, camicia 10,26.
Bibliografia: Un vittoriese protagonista della lotta antifascista: ricordo di Giorgio Nabita, a c. di G. Ferraro, Vittoria 1978; G. Ferraro, Vittoria, Vittoria 1988, passim.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Giorgio Licitra e Gaudenzia Schembri
Bibliografia
- 2004