DURIGON, Achille

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
DURIGON, Achille

Date di esistenza

Luogo di nascita
Pordenone
Data di nascita
03/04/1913
Luogo di morte
Parigi
Data di morte
03/11/1990

Attività e/o professione

Qualifica
Operaio giornaliero

Nazionalità

Italiana

Biografia / Storia

Nasce a Pordenone il 3 aprile 1913 da Antonio e Seconda Sist, manovale e operaio giornaliero. Fin da ragazzo è in contatto con le organizzazioni antifasciste clandestine del quartiere di Torre, noto per essere stato “conquistato” dalle squadre fasciste appoggiate dall’esercito dopo una serie di scontri nel maggio del 1921. Nel 1931 Durigon è arrestato per aver issato una bandiera rossa sul campanile della chiesa di Torre in occasione del 1° Maggio. Condannato a sei anni e tre mesi di carcere e detenuto a Firenze, è liberato grazie a un indulto nel 1933. Nel settembre dell’anno successivo espatria clandestinamente; arrestato in Austria ed espulso da quella nazione, inizia una vita errabonda toccando diverse nazioni europee. Vorrebbe recarsi in URSS, poi in Medio Oriente, infine si stabilisce in Francia, a Parigi e poi a Drancy-sur-Seine. Nel frattempo ha definitivamente maturato idee anarchiche. Nell’ottobre 1936 si porta in Spagna ed è inquadrato nella 1a compagnia del btg Garibaldi e combatte sul fronte di Madrid. Ferito a una gamba, nel 1937 rientra in Francia dove esprime delle critiche verso l’azione repressiva delle forze armate repubblicane spagnole contro le organizzazioni anarchiche. Arrestato in Francia allo scoppio della Seconda Guerra mondiale, è tradotto in Italia e condannato, nel 1941, a cinque anni di confino che sconta a Ventotene. Liberato nell’agosto del 1943, rientra a Pordenone. Qui collabora alla costituzione delle prime organizzazioni partigiane presenti in città. Nella primavera del 1944 è arrestato dai tedeschi e internato in campo di prigionia a Monaco sino alla fine della guerra. Nel dopoguerra rientra in Francia, stabilendosi nella regione di Parigi, da dove sottoscriveva regolarmente per «Umanità nova» e dove muore il 3 novembre 1990. (M. Puppini)
 

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; «Umanità nova», 9 dic. 1990.

Sitografie: Dictionnaire international des militants anarchistes, versione on-line, http://militants-anarchistes.info

Bibliografia: M. Puppini, In Spagna per la libertà. Antifascisti friulani, giuliani, istriani alla guerra civile spagnola 1936–1939, Udine 1986, p.155; La Spagna nei nostri cuori 1936-1939. Tre anni di storia da non dimenticare, Roma, AICVAS, 1996, p. 172; F. Bertolucci, Gli anarchici italiani deportati in Germania durante il Secondo conflitto mondiale, «A : rivista anarchica», aprile 2017, pp. 63-98.
 

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Persona

Collezione

Tema

città