DUPUY, Giovanni
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- DUPUY, Giovanni
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Firenze
- Data di nascita
- June 7 1900
- Luogo di morte
- Firenze
Biografia / Storia
- Nasce a Firenze il 7 giugno 1900 da Pietro e Augusta Ristori, commerciante, meccanico. Soprannominato “Marcello”, frequenta le elementari fino alla 6a classe, poi fa il fattorino postale e simpatizza per il PSI. Chiamato alle armi dopo Caporetto, viene congedato 18 mesi più tardi e, al ritorno a Firenze, aderisce alla CdL, facendosi notare tra gli organizzatori delle manifestazioni sindacali. Nel 1923, dopo un breve periodo trascorso a Milano, per sfuggire alle violenze fasciste emigra a Marsiglia, dove entra nel movimento anarchico, legandosi a Giulio Bacconi e Sabatino Gambetti e svolgendo un’intensa attività. Nell’estate del 1928 il console di Marsiglia invita le autorità francesi a espellerlo, insieme ai fratelli Chiarini, a Bacconi, a Angelo Ancillotti, a Antonio Cherici e ad altri anarchici, che accusa – senza fondamento – di aver ricevuto, da Parigi, tre bombe a orologeria. L’11 luglio D. viene schedato dalla Prefettura di Firenze, la quale sottolinea la cattiva fama, che riscuoteva “in patria”, a causa delle idee, che apertamente professava. Ritenuto uno dei maggiori esponenti anarchici di Marsiglia, insieme a Bacconi, a Dario Castellani e ai fratelli Gialluca, e inserito nella “Rubrica di frontiera” e nel «Bollettino delle ricerche» per la misura di arresto, D. vive, dal 1931 al 1936, a Grenoble, dove collabora – se si crede alle spie dell’OVRA – al settimanale comunista «Le Travailleur alpin» e frequenta gli anarchici Ernesto Capannesi, Gusmano Mariani, Enzo Luigi Fantozzi, Alfredo Bonsignori e Francesco Barbieri. Al principio di agosto 1936 valica i Pirenei e a Barcellona si arruola nella Colonna Italiana, a maggioranza anarchica, comandata dal repubblicano Mario Angeloni. Segnalato il 19 agosto sulle trincee del cimitero di Huesca, combatte a Monte Pelato il 28 e viene ferito a Tardienta il 5 novembre. Nel febbraio 1937 il fratello di D., Matteo, un comunista che abita a Firenze viene mandato al confino per cinque anni perché, in una lettera intercettata dall’ovra, ha chiesto a D. di aiutarlo a raggiungere la Spagna per combattere, insieme a lui. Quanto a D., il 12 aprile 1937 viene ferito nell’offensiva del Carrascal de Huesca, poi, dopo lo scioglimento della Colonna Italiana, viene incorporato nel btg n. 500 della 125ª brt Mista (28ª Divisione del 21° Corpo dell’Esercito repubblicano), di stanza a Huesca, di cui fa ancora parte il 30 dicembre, allorché chiede al Ministero della Difesa spagnolo di passare nel servizio trasporti delle forze armate repubblicane. Inviato, al principio del 1938, sul fronte di Teruel, rientra in Francia il 7 febbraio 1939 e viene rinchiuso nel tremendo campo di Argelès-sur-Mer, dove decine di migliaia di internati sono esposti a ogni genere di malattie (compresa la lebbra) e costretti a cibarsi persino di canne palustri. Membro del Gruppo anarchico “Libertà o morte”, insieme a Gennaro Gramsci, Carlo Montresor, Muzio Tosi, Settimo Guerrieri ed Enrico Crespi, D. lascia il campo dopo qualche settimana e fissa la residenza a Marsiglia, celandosi dietro il nome falso di Marcel Giovanni Gregori. Segnalato a Perpignano in maggio, si sposta a Grenoble e, dopo l’invasione nazista, combatte nel maquis di quella zona. Alla fine del conflitto torna a Firenze e milita nel movimento anarchico della città pur riavvicinandosi ai socialisti. Muore a Firenze il 10 aprile 1979. (F. Bertini – R. Bugiani – G. Ciao Pointer – M. Lenzerini)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; L’on. Barduzzi alla scoperta di un complotto immaginario, «La Libertà», 29 lug. 1928; Lista dei compagni feriti nell’offensiva Carascal dal 7 al 12 aprile 1937, «Il Risveglio», 12 giu. 1937; Gli scampati, ivi, 21 feb. 1939; Archivio privato Fausto Bucci – Follonica (Gr), Testimonianza di Libera Scarmagnan, Firenze, 8 gen. 1976; Istituto Storico della Resistenza in Toscana – Firenze, f. Partigiani all’estero.
Bibliografia: Antifascisti nel casellario politico centrale, 18 voll., Roma 1988-1995, ad nomen; La Spagna nel nostro cuore. 1936-1939, Tre anni di storia da non dimenticare, Roma 1996, ad indicem.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Pietro e Augusta Ristori
Bibliografia
- 2003