DIOTALLEVI, Giovanni

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
DIOTALLEVI, Giovanni

Date di esistenza

Luogo di nascita
Roma
Data di nascita
November 20 1887
Luogo di morte
Roma

Biografia / Storia

Nasce a Roma il 20 novembre 1887 da Giuseppe e Francesca Tonucci, commerciante. Domiciliato a Roma ma residente per lungo tempo a Parigi matura la scelta di aderire al movimento anarchico insieme ai fratelli Angelo e Paolo. Segnalato come attivo dall’anteguerra non lascia traccia di una particolare attività. Dopo lo scoppio della guerra rientra in Italia (1916) per il servizio militare: in questa fase è indicato come elemento non pericoloso pur aderendo esplicitamente a “principi sovversivi”. Congedato nel 1919, espatria nuovamente il 28 maggio 1919 tornando a Parigi dove risiede fino al 1934. In questi anni riprende in pieno la sua attività di commerciante, prima come orefice e poi stabilmente nel commercio alimentare; nel 1923 viene raggiunto dal fratello Angelo espatriato clandestinamente dall’Italia. Attraverso il fratello entra in contatto con tutto l’antifascismo italiano esule e con alcuni esponenti della Concentrazione antifascista presso cui G. si reca con una certa regolarità anche per ragioni di lavoro. Dal 1933 viene ripetutamente segnalato come elemento contrario al regime e colpevole di attività antifascista. Nel 1934 si trasferisce a Barcellona per ragioni di lavoro, intendendo acquistare merce direttamente dai produttori e inviarla a Parigi dove il fratello Angelo avrebbe provveduto allo smercio. In questa veste sembra iniziare una fase di contatto con molti elementi italiani. Con l’inizio della rivoluzione, partecipa a una serie di riunioni presso la sede della CNT e, di fatto o per incarico diretto, si trova al centro del flusso di italiani che da Parigi giungono a Barcellona per arruolarsi. Per un breve periodo ricopre l’incarico della gestione finanziaria della cassa del Comitato di Mutua Assistenza nato fra gli italiani che arrivano in Spagna a sostegno della repubblica. Secondo le dichiarazioni rilasciate al momento dell’arresto, G. non avrebbe mai fatto parte direttamente delle milizie anarchiche in Spagna, ma la sua conoscenza dei personaggi e alcuni particolari rispetto alle organizzazioni libertarie e antifranchiste lasciano molti dubbi e lo potrebbero far identificare come uno degli elementi di collegamento e di smistamento dei volontari anarchici. Secondo la polizia fascista G. si arruola nelle formazioni anarchiche nell’agosto 1936 ed è fra i combattenti anarchici nel dicembre successivo. Nel maggio 1937 il console italiano di Barcellona identifica G. come uno degli elementi del comitato FAIb di quella città e, l’11 giugno, viene indicato anche come facente parte del comitato anarchico pro Spagna con sede a Parigi; arrestato dai franchisti nel giugno 1939, viene trasferito in Italia dove giunge il 22 luglio. In poco più di un mese passa dagli arresti in carcere al confino, condannato per cinque anni, di Ventotene dove viene tradotto il 28 agosto. Secondo le autorità non dà “prova di ravvedimento” e si “accompagna sempre agli anarchici della colonia”. Dopo la caduta del fascismo viene trasferito nel campo di concentramento di Renicci d’Anghiari (Ar) da dove viene liberato il 31 agosto 1943, rientrando a Roma il 6 settembre 1943. Muore nella capitale il 2 dicembre 1952 dopo aver partecipato alla ripresa organizzativa del movimento anarchico e alle pubblicazioni di «Umanità nova». (P. Iuso)
 

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; ivi, Diotallevi Angelo; [Necrologio], «Umanità nova», 14 dic. 1952. 

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Giuseppe e Francesca Tonucci

Bibliografia

2003

Persona

Collezione

città