DIOTALLEVI, Ernesto

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
DIOTALLEVI, Ernesto

Date di esistenza

Luogo di nascita
Roma
Data di nascita
January 1 1876
Luogo di morte
Roma

Biografia / Storia

Nasce a Roma nel 1876 da Angelo e Elvira Fiorentini, falegname. Schedato sin dal 1896 come semplice militante anarchico, viene segnalato come partecipante a numerose conferenze e riunioni e anche tra i giovani anarchici più attivi e più pronti all’azione. È sicuramente in contatto con E. Sottovia, G. Forbicini e A. Ceccarelli dai quali riceve un sostegno per svolgere una qualche attività di propaganda attraverso manifesti e opuscoli. Arrestato una prima volta nel giugno del 1894 per le sue idee politiche, viene ripetutamente fermato negli anni successivi per reati connessi alla sua attività. Nell’aprile 1897 è tra i volontari che, con Amilcare Cipriani, partono per la Grecia per combattere a fianco dei greci contro i turchi dove troviamo anche Filippo Troya, Alfredo Fraternali (che cadranno entrambi in combattimento). Nel contempo, viene indagato come presunto complice di Acciarito nell’attentato contro Umberto i, in cui sono già coinvolti, fra gli altri, Ceccarelli, Sottovia, E. Varagnoli e altri anarchici; colpito da mandato di cattura mentre si trova in Grecia, viene poi dichiarato, nei suoi confronti come per gli altri, il non luogo a procedere per insufficienza di indizi. Sottoscrive l’appello del periodico «L’Agitazione» della primavera 1898 contro il processo per associazione a delinquere che vede coinvolto Malatesta. In seguito all’assassinio dell’Imperatrice d’Austria viene nuovamente accusato, con un folto gruppo di anarchici romani, di solidarietà con gli anarchici italiani e con gli esuli in Svizzera. Sfugge alle retate del 18 settembre ma viene lo stesso deferito all’autorità giudiziaria, ma poi nuovamente non rinviato a giudizio per insufficienza di indizi. Processato anche per concorso nell’uccisione di re Umberto è ancora una volta assolto. Nonostante tutto non allenta la sua militanza. Rientra nella capitale e nuovamente rimane coinvolto nell’arresto di un gruppo di anarchici romani accusati, ancora una volta, di “associazione a delinquere”. Dal 1906 al 1910, conduce una vita apparentemente più ritirata e, con la sorella, gestisce un’osteria nella zona di via Prenestina a Roma, dove vengono più volte segnalate riunioni di operai e di anarchici. In realtà rimane assolutamente in contatto con il mondo libertario della capitale: partecipa al convegno anarchico che si tiene a Roma alla fine di settembre del 1911; nel 1913 aderisce al Fascio comunista anarchico. In questa fase si dedica al lavoro di falegname e ripetutamente si muove tra Napoli, Roma e Avezzano. Non si hanno notizie particolari rispetto alla sua attività politica durante la Prima Guerra mondiale e negli anni successivi; rimane comunque vigilato per i suoi trascorsi politici e il suo antifascismo. Nel marzo 1927 viene proposto per l’ammonizione politica e poi diffidato per essere stato segnalato come autore di frasi ingiuriose contro il fascismo e Mussolini. Dal 1932 al 1942 non dà luogo a particolari rilievi ma il regime lo continua a ritenere pericoloso, adottando nei suoi confronti una continua vigilanza. Rimane fedele ai principi libertari partecipando alla Resistenza nella formazione di GL. Nel dopoguerra continua la sua attività politica nonostante l’età avanzata. Muore a Roma il 16 gennaio 1949. (P. Iuso)

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, b. 1811 ad nomen; [Necrologio], «Umanità nova», 23 gen. 1949; «Il Pensiero», Un fedele combattente dell’Umanità Ernesto Diotallevi, n.u. a cura del gruppo Il Pensiero, Roma, 1952.

Bibliografia: P.C. Masini, Storia degli anarchici italiani. Da Bakunin a Malatesta, Milano, 1969 e Id., Storia degli anarchici italiani nell’epoca degli attentati, Milano, 1981, ad indicemMovimento operaio e organizzazione sindacale a Roma (1860-1960). Documenti per la storia della Camera del Lavoro,  Roma 1976; P. Salvatori, C. Novelli, Non per oro ma per libertà. Lotte sociali a Roma. 1900-1926, Roma 1993; F. Cordova, Alle radici del malpaese. Una storia italiana, Roma 1994. 

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Angelo e Elvira Fiorentini

Bibliografia

2003

Persona

Iconografica

Collezione

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