MAZZOCCHI, Guido
Intestazione di autorità
- Intestazione
- MAZZOCCHI, Guido
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Milano
- Data di nascita
- 26/06/1877
- Luogo di morte
- Firenze
- Data di morte
- 1972
Attività e/o professione
- Qualifica
- Pittore
Nazionalità
- Italiana
Biografia / Storia
Nasce a Milano il 26 giugno 1877 da Luigi e Luisa Laurin, pittore. Come il fratello maggiore Felice, entra nel movimento anarchico sul finire del secolo, ma con un ruolo meno significativo. E come il fratello si laurea in ingegneria, pur senza esercitare la professione e diventando, invece, pittore. Nel 1897 si unisce, con Felice, alla Legione Garibaldina durante la guerra greco-turca e a Farsaglia conosce Amilcare Cipriani, Walter Mocchi e Giuseppe Ciancabilla (F. e G., Giuseppe Ciancabilla, «Il Grido della folla», 15 ottobre 1904). Sempre con Felice, partecipa nel 1902 alla fondazione de «Il Grido della folla». Arrestato, nel maggio 1903, per i fatti di via Legnano, dopo la commemorazione delle vittime del ’98 a Musocco, viene descritto dalla questura come uno “tra i più attivi settari strenuo sostenitore della stampa libertaria e pel suo carattere subdolo da annoverarsi fra i più pericolosi”. Definito collaboratore de «La Protesta umana», frequenta gli ambienti anarchici fino al 1910. Nel 1911 effettua un viaggio in Albania, in un momento in cui sembrava prendere corpo l’eventualità di una spedizione guidata da Ricciotti Garibaldi a favore degli insorti albanesi. Nel 1915 si dimostra “interventista convito ed entusiasta» e mantiene rapporti con Oberdan Gigli con il quale è in corrispondenza dai tempi de «Il Grido della folla». Adibito, durante il conflitto, allo stabilimento di “prodotti eplodenti” di Cengio, insieme con il fratello, alla fine del 1917, dopo Caporetto, rinuncia all’esonero e frequenta il corso Allievi Ufficiali. Dopo il congedo, riprende a Milano la sua attività di pittore. Ormai “dedito completamente alla sua arte e distaccato dai partiti sovversivi”, nel 1929 viene proposto per la radiazione dal casellario politico, ma nell’ottobre 1931 viene arrestato a Domodossola, di ritorno da Parigi, perché in possesso di esplosivi “ad alta potenzialità». Condannato nel 1932 dal Tribunale Speciale a dieci anni di reclusione e ad altrettanti di libertà vigilata, ottiene nel 1933 il condono condizionale della pena e si trasferisce a Firenze. Nel 1940, a causa dell’età, non è più considerato “da arrestare in determinate circostanze”. Muore a Firenze nel 1972. (M. Antonioli)
Fonti
Fonti: ACS, CPC, b. 3182; ASMi, Gab. di Prefettura, Pratiche individuali.
Scritti di M.: L’insurrezione albanese del 1911. Diario di viaggio del pittore Guido Mazzocchi; discorso sull’Albania di Eugenio Chiesa, a cura di M. Tibaldi Chiesa, Torino-Milano-Genova, AMI, 1961.
Scritti su M.; D. Risi, I miei mostri, Milano, Mondadori, 2004 (il regista Dino Risi era nipote di Guido Mazzocchi); D. A. Cassiano, La collina del prete, Corigliano Calabro, Aurora Libreria Editrice, 2014.
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