​MAZZOCCHI, Felice

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
​MAZZOCCHI, Felice

Date di esistenza

Luogo di nascita
Milano
Data di nascita
12/03/1875
Luogo di morte
Milano
Data di morte
11/04/1936

Attività e/o professione

Qualifica
Ingegnere

Nazionalità

Italiana

Biografia / Storia

Nasce a Milano il 12 marzo 1875 da Luigi e Luisa Laurin. Di famiglia agiata - (il padre, ex garibaldino, noto ingegnere il cui nome è legato ad importanti progetti destinati ai ceti popolari, considerato dalla polizia “radicale molto avanzato” è, agli inizi del secolo, assessore all’Edilizia della giunta Mussi) -, appena sedicenne aderisce al Circolo anarchico di Studi Sociali di via S. Vito. Frequenta il Ginnasio Beccaria, da cui viene invitato ad allontanarsi a causa dei suoi componimenti “sovversivi”, e il Liceo Manzoni. Studia matematica e fisica nell’Università di Pavia e nel 1902 ottiene, a Milano, il diploma di ingegnere civile. Nel 1892 viene arrestato, insieme con Pietro Gori, per la diffusione di un manifesto per il Primo Maggio. Collabora, in forma anonima, ad alcuni numeri unici della serie «L’Amico del popolo», fondato da Gori nel 1892 a Milano. Nel 1894, sempre con Gori, costituisce il Circolo anarchico Studenti ed Artisti. Nel settembre dello stesso anno è arrestato e condannato per aver scritto e diffuso un manifesto dal titolo Gli anarchici al popolo. Nel 1897 raggiunge, con il fratello di Guido, la Grecia per unirsi alla Legione Garibaldina e, a Farsaglia, conosce Amilcare Cipriani, Walter Mocchi e Giuseppe Ciancabilla (F. e G., Giuseppe Ciancabilla, «Il Grido della folla», 15 ottobre 1904). Durante gli avvenimenti milanesi del ’98 è militare (si è arruolato volontario nell’artiglieria a cavallo). Nel 1902 fa parte del gruppo che dà vita a «Il Grido della folla», che sovvenziona con cospicue quote settimanali e a cui collabora inizialmente con lo pseudonimo di “Filolao Misovulgo”. Nel maggio 1903, viene arrestato con il fratello Guido, Straneo e altri, per resistenza alla forza pubblica, dopo l’annuale commemorazione delle vittime del ’98 a Musocco. Della sua collaborazione al periodico milanese, a parte gli articoli firmati “Filolao Misovulgo”, si hanno tuttavia poche tracce, come una breve polemica con Paolo Valera nell’agosto 1903 (f. m., Nota personale, «Il Grido della folla», 27 agosto 1903). La conferma dello pseudonimo si trova ne «L'Avvenire sociale» del 19-20 novembre 1897, in cui appare un articolo (La donna e la morale ortodossa) a firma Felice Mazzocchi, che è il primo abbozzo del testo di una conferenza (La donna) pubblicato da «Il Grido della folla» sotto il nome di Filolao Misovulgo dal 17 maggio 1902. Secondo la polizia nel settembre 1904 fa parte del Comitato segreto sorto in occasione dello sciopero generale. Sempre le fonti di questura lo indicano come componente della redazione de «La Protesta umana» nel 1906-07. Dopo il terremoto di Messina e Reggio Calabria del 28 dicembre 1908, si reca più volte nelle zone colpite come inviato del Comitato milanese per i danneggiati del terremoto. Allontanatosi dal movimento anarchico, è interventista nel 1915 e durante la guerra lavora, insieme con il fratello Guido, nello stabilimento di “prodotti esplodenti” di Cengio, diretto da Ettore Molinari. Nel dopoguerra aderisce al Pnf (fa parte del gruppo rionale F. Corridoni) e diventa direttore del periodico «Atti del Sindacato Provinciale Fascista Milanese degli ingegneri». Muore a Milano l’11 aprile 1936. (M. Antonioli)

 

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, b. 3182.

Scritti di M.: Il codice del perito misuratore, Milano, U. Hoepli, 1900; Manuale del muratore, Milano, Coop. Tip. Operai, 1913.

Scritti su M.: D. Risi, I miei mostri, Milano, A. Mondadori, 2004 (il regista Dino Risi era nipote di Felice Mazzocchi).

 

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

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