DIANA, Ermanno

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
DIANA, Ermanno

Date di esistenza

Luogo di nascita
Rimini
Data di nascita
September 15 1895
Luogo di morte
Nizza

Biografia / Storia

Nasce a Rimini il 15 settembre 1895 da Eugenio e Barberina Pozzi, muratore. All’età di cinque anni insieme ai suoi genitori si trasferisce a Savignano sul Rubicone (FC). Riceve dal padre un’educazione politica orientata al socialismo di stampo rivoluzionario, indottrinamento che il giovane D. muta in anarchismo. Nel 1917 dalla Romagna si trasferisce a Vezzano Ligure (Sp). Il breve ritratto della polizia ne mette in luce le caratteristiche peculiari: “dotato di intelligenza alquanto sveglia, quantunque di scarsa cultura, capace di esercitare influenza politica sulle masse”. Il 28 febbraio 1921, durante una breve permanenza a S. Mauro Pascoli (FC), partecipa a una dimostrazione poi trasformatasi in uno scontro con le forze dell’ordine presso lo scalo ferroviario, durante la quale trova la morte il comandante dei carabinieri di Savignano sul Rubicone. Denunziato per complicità in omicidio il 21 settembre successivo D. è assolto dalla Corte d’appello di Bologna per insufficienza di prove. Ottiene il passaporto e nel 1923 emigra in Francia, a Nizza dove lavora in una ditta edile. Stringe rapporti con elementi anarchici di Tolone, Marsiglia e altri piccoli centri, effettuando visite che le autorità non tardano a definire sospette. Nel 1928 viene iscritto nella “Rubrica di frontiera”. Nell’autunno del 1929 il Consolato generale di Nizza propone l’espulsione di D. dal territorio francese, insieme a un elenco di sovversivi italiani perché si temono attentati. Il 15 settembre 1935 D., Domenico Nanni, Angelo Montacci e altri esuli italiani non bene identificati, si incontrano a Nizza sul Colle di Villafranca. Scopo della riunione, che si svolge di notte all’aperto, è quello di fare il punto della situazione alla luce dei nuovi mutamenti in corso e nel contempo discutere sulla nuova linea politica dell’uai, ritenuta troppo legata alla lidu e a gl. Nel corso dell’incontro vengono manifestate delle perplessità riguardo all’atteggiamento che l’organizzazione sta assumendo e che di lì a poco troverà espressione nelle deliberazioni del Convegno d’Intesa degli anarchici italiani emigrati in Europa (Sartrouville, nov. 1935). Il 20 dicembre 1939 D. è arrestato dalla polizia francese e internato nel campo di concentramento di Vernet, nei Pirenei, con l’accusa di propaganda anarchica suscettibile di compiere azioni terroristiche in terra francese. Rimpatriato nel giugno del 1941, è immediatamente tratto in arresto dalla polizia italiana, perché accusato di essere in stretto contatto con alcuni esponenti dei comitati segreti per la propaganda antifascista mediante l’invio clandestino di stampati libertari. Per tale accusa il 13 luglio seguente è assegnato al confino di polizia e inviato a Rotonda (pz) per la durata di due anni. Il 27 maggio 1943 viene liberato e con un foglio di via obbligatorio fa ritorno a Rimini dove intende stabilire la sua residenza. In seguito le ristrettezze economiche e le difficoltà occupazionali del dopoguerra lo spingono a fare ritorno in Francia. Resta anarchico fino alla fine dei suoi giorni. Muore a Nizza il 24 ottobre 1985. (L. Febo)

Fonti

​Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.

Bibliografia: P. Zaghini, L’emigrazione politica nel riminese (1920-1940), in Antifascisti romagnoli in esilio, Firenze 1983.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Eugenio e Barberina Pozzi

Bibliografia

2003

Persona

Collezione

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