DE LUCCHI, Raffaele

Tipologia Persona
Raffaele De Lucchi (in piedi contraddistinto da una crocetta) con alcuni compagne e compagni d'armi. Spagna, 12 febbraio 1937
Raffaele De Lucchi (in piedi contraddistinto da una crocetta) con alcuni compagne e compagni d'armi. Spagna, 12 febbraio 1937

Intestazione di autorità

Intestazione
DE LUCCHI, Raffaele

Date di esistenza

Luogo di nascita
Vezzano Ligure
Data di nascita
4 Marzo 1897

Attività e/o professione

Qualifica
Pittore edile
Qualifica
Elettricista

Nazionalità

Italiana

Biografia / Storia

Nasce a Vezzano (SP) il 4 marzo 1897 da Carlo e Anita Giannello, pittore edile, poi elettricista. È attivo politicamente già dal primo dopoguerra. Arruolato in Marina viene presto riformato e congedato. Partecipa alla lotta contro il fascismo nello spezzino, ma dopo l’avvento al potere di questo è costretto, nel 1922, a emigrare in Francia. Qui, nel 1923, viene condannato dal tribunale di Annecy, insieme ad altri anarchici italiani, ad un anno di carcere per essersi scontrato con un gruppo di connazionali fascisti. De Lucchi è anche sospettato di avere, insieme ad altri compagni, tentato di uccidere un fascista. De Lucchi si trasferisce per un certo periodo in Belgio, ma poi ritorna in Francia.

Da qui, nel dicembre del 1936, parte per la Spagna e il 28 dello stesso mese si arruola nella Compagnia Italiana della BRT “Dimitrov” (III BTG). Combatte a Morata de Tajuna fino all’aprile ’37. In seguito si arruola nella BRT “Garibaldi” (III BTG) e combatte a Huesca e Brunete. Viene ferito a Brunete il 24 luglio 1937. Ritorna a combattere di nuovo un anno dopo sul fronte dell’Ebro, ma viene nuovamente ferito durante un combattimento il 19 settembre 1938. Nel febbraio del 1939 De Lucchi ritorna in Francia ed è internato, come tanti altri antifascisti e volontari dell’esercito repubblicano nei campi di Argelès, Gurs e infine Vernet. Il 1° novembre 1941, proveniente dal campo di concentramento di Vernet, è arrestato al valico di Mentone e tradotto alla Spezia. La locale commissione provinciale il 18 gennaio 1942, alla quale è stato deferito, lo assegna al confino per cinque anni destinandolo a Ventotene. Liberato nel settembre 1943. S’ignorano data e luogo di morte. (A. Mameli - G. Barroero)
 

Fonti

Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale; ad nomen.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Bibliografia

La Spagna nel nostro cuore. 1936-1939, Tre anni di storia da non dimenticare, Roma 1996, ad indicem.

Link esterni

Persona

Collezione

città