​MARTELLA, Ario

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
​MARTELLA, Ario

Date di esistenza

Luogo di nascita
Roma
Data di nascita
March 11 1903

Biografia / Storia

Nasce a Roma l’11 marzo 1903 da Cesare e Elisabetta Vicini, scultore. Il padre [nato a Marino il 22 agosto 1875 da Pietro e Costantino Palma], noto anarchico individualista gestore di una trattoria in cui solitamente si riunivano alcuni anarchici locali, era stato tra i promotori del Fascio di azione rivoluzionario a favore della guerra contro il militarismo prussiano, lo stesso Mussolini a quei tempi era stato suo ospite nell’osteria. A. cresce in questo ambiente e gli viene data la possibilità di frequentare le scuole tecniche. Ancora giovane aderisce al movimento, e subisce le conseguenze di questa sua scelta iniziando ad affrontare una vita di fermi, arresti e confino. Il pieno dispiegarsi della reazione fascista e borghese lo portano M. a entrare a far parte degli Arditi del popolo. Le condizioni di vita per i militanti del movimento anarchico si fanno sempre più difficili, molti sono costretti alla fuga all’estero, altri, rimangono; tra questi M., descritto dalla Questura di Roma come “accanito e insidioso antifascista”; ma ben poco spazio resta agli oppositori del regime dopo l’istituzione di un nuovo strumento di repressione: il Tribunale speciale. M. viene assegnato al confino di polizia per cinque anni il 2 dicembre 1926, la pena gli viene successivamente ridotta in appello a 3. Destinato alla colonia di Lipari, è poi trasferito a Ustica, dove è più volte denunciato insieme ad altri compagni. Nel 1928 è nuovamente processato dal Tribunale speciale per “ricostruzione di partito disciolto” a Ustica, ma è prosciolto. La pena nel dicembre 1928 gli viene commutata in ammonizione. Chiamato alle armi nel 45° Reggimento fanteria a Sassari viene tenuto sotto stretta vigilanza. Di lui si perdono le tracce nei difficili anni della guerra. Il dopoguerra, invece, lo vede ancora militare nel movimento anarchico. Nel marzo 1955 muore il padre, Cesare, cui viene dedicato un necrologio su «Umanità nova» il 27 dello stesso mese. M., pur nelle difficoltà di quegli anni prosegue la sua militanza attiva ed è delegato al VI Congresso della Federazione Anarchica Italiana che si tiene a Senigallia dal 1° al 4 novembre 1957. S’ignorano data e luogo di morte. (I. Del Biondo)

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.
 
Bibliografia: G. Sacchetti, Sovversivi agli atti. Gli anarchici nelle carte del Ministero dell’Interno. Schedatura e controllo poliziesco nell’Italia del Novecento, Ragusa, 2002, p. 88; L. Di Lembo, Guerra di classe e lotta umana. L’Anarchismo in Italia dal Biennio rosso alla Guerra di Spagna, Pisa 2001, p. 159; Antifascisti nel casellario politico centrale, 18 voll., Roma 1988-1995, ad nomen.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Cesare e Elisabetta Vicini

Bibliografia

2004

Persona

Collezione

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