MARINO, Gaetano
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- MARINO, Gaetano
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Salemi
- Data di nascita
- January 1 1892
- Luogo di morte
- Palermo
Biografia / Storia
- Nasce a Salemi (TP) il 1° Gennaio 1892 da Nicolò e Rosa Sinacore, insegnante. Orfano del padre, cresce sotto la tutela legale dello zio sacerdote. Studente all’Università di Palermo, dove si laurea nel 1914, entra in contatto col circolo mazziniano. Animato da suggestioni interventiste rivoluzionarie, combatte durante la prima guerra mondiale nei reparti d’assalto, raggiungendo il grado di tenente degli arditi. Nell’immediato dopoguerra tornato a Palermo si volge a organizzare gli ex combattenti rivoluzionari in una sezione dell’Associazione Nazionale Combattenti, tentativo presto frustrato dalla preponderante influenza dei liberali di Vittorio Emanuele Orlando. Nel 1919 pubblica brevi scritti in versi e in prosa e dirige, insieme a Pietro Mignosi, una rivista letteraria, «Audax», cui fa seguire la mazziniana «Critica Politica». Nell’estate del 1919, anche in Sicilia stagione di scioperi e di agitazioni contro il caroviveri, M., come presidente dell’Associazione Arditi di Palermo, fondata con Vittorio Ambrosini e altri dissidenti fuoriusciti dalla moderata ANC, e poi come legionario fiumano, sostiene la necessità di una lotta di classe inconciliabile con la partecipazione elettorale. Ancora interno all’ambiente della sinistra interventista, M. ne rappresenta l’espressione più estrema, che cerca un raccordo significativo con anarchici e socialisti, senza rinunciare ad occasioni di azione unitaria con chi si muove verso la costituzione dei fasci di combattimento o in direzione della Lega democratica di Salvemini. Le elezioni politiche del novembre 1919 segnano un momento di chiarimento: socialriformisti, radicali, e sindacalisti rivoluzionari, in odio ai socialisti, scivolano su posizioni sempre più nazionaliste e sempre meno rivoluzionarie, mentre tra i repubblicani, prevalentemente astensionisti, cresce l’aspirazione all’unità d’azione delle forze proletarie. M. si trova così a operare per la concordia fra i sovversivi di tutte le tendenze, decisiva per una rivoluzione che da Fiume si possa estendere all’intero paese. L’unità è favorita anche dal tentativo di recuperare gli ex combattenti condiviso dai principali esponenti anarchici e dai socialisti di Giovanni Orcel. Dalla primavera del 1920 M. rinunzia all’insegnamento governativo e si trasferisce a Piana degli Albanesi dove lavora come operaio, tiene comizi, e fonda una scuola popolare nei locali concessi dall’amministrazione socialista. Il 20 agosto dello stesso anno viene accusato dell’omicidio del nazionalista Giacomo Schirò che, nel tentativo di boicottare una manifestazione in onore di Barbato, aveva a sua volta colpito a morte il socialista Gioacchino Genovese. Arrestato e inviato alle carceri dell’Ucciardone, ne esce solo trenta mesi dopo, assolto dalla Corte di assise straordinaria di Palermo. La detenzione contribuisce a determinare il suo distacco dalla fede cristiana, ultimo aggancio con la dottrina di Mazzini, e l’avvicinamento al movimento anarchico, mediato da Gabriele Pappalardo, antico compagno mazziniano, ora attivo nel gruppo anarchico di Palermo, che inizia sul «Vespro Anarchico» (pseudonimo: Francesco Paolo Cacioppo) una campagna per la sua liberazione. Stabilitosi a Salemi nel febbraio del 1923, M. riprende l’attività di insegnante privato e collabora con il gruppo schicchiano, senza per altro condividerne in pieno la linea di esclusivismo anarchico nella lotta contro il fascismo. La rottura arriva presto e M. si avvicina alle posizioni di Errico Malatesta. Dal 1924 al 1926 tesse una rete di relazioni tra gli anarchici rimasti in Sicilia, come Umberto Consiglio, l’ambiente romano di Malatesta e i compagni salemitani emigrati negli USA, conservando buoni rapporti con il più vasto ambiente antifascista, dai comunisti siciliani a Piero Gobetti, disponibile a cospirare fattivamente per l’insurrezione armata. Non privo di esperienza militare, organizza anche a Salemi, insieme a Sebastiano Gandolfo, un gruppo armato di resistenza che finanzia con i suoi guadagni. cura la diffusione della stampa anarchica nel trapanese e tenta di pubblicare un opuscolo dal titolo Il Lavoro. Nel maggio 1925 fa ritorno a Palermo nel clima denso di attese per l’anniversario dell’uccisione di Matteotti, che tenta di commemorare con un manifesto contro il regime. Arrestato insieme agli anarchici Edgardo Natoli e Salvatore Taormina, deve rinunciare a pubblicare un nuovo periodico dal titolo «La Nuova Coscienza», “quindicinale di critica religiosa e di educazione sociale”. Il giornale, che già dal titolo rivela l’indirizzo educazionista, nel suo programma si propone di evidenziare “l’insufficienza del bolscevismo” e di contribuire all’affermazione di una coscienza moderna liberata dalle “scorie religiose” e ancorata al naturalismo come filosofia capace di superare, al contempo, i limiti del materialismo marxista e dell’idealismo mazziniano. Rimpatriato a Salemi qualche settimana dopo, continua a sviluppare questo programma con numerosi articoli sulla stampa libertaria in Italia («Pensiero e Volontà» e «Libero Accordo») e all’estero («L’Adunata dei Refrattari» di New York, «Culmine» di Buenos Aires e «Il Risveglio Anarchico» di Ginevra). Nella sua attività di pubblicista si segnala la polemica con Gigi Damiani sul rapporto tra comunismo e individualismo, e un’innovativa interpretazione della poetica leopardiana che sembra anticipare qualche tratto del pensiero espresso da Cesare Luporini nel suo Leopardi progressivo. Nel febbraio del 1926 si sottrae alla vigilanza della polizia dandosi alla latitanza, prima nelle campagne tra Salemi e Calatafimi, ospite del vecchio maestro socialista Vito Vasile, e poi nei dintorni di Palermo, dove trova lavoro come operaio presso una cava. Fermato dai carabinieri nell’ottobre del 1926, mentre si trova a Palermo alla ricerca di una tipografia per stampare opuscoli contro il regime, sfugge alla cattura fornendo il falso nome di Francesco Paolo Cacioppo, ma viene arrestato il 7 gennaio 1927. Pochi giorni dopo, su insistita richiesta del prefetto Mori, è condannato a cinque anni di confino, che dal 1° aprile sconta nella colonia di Lipari, tra maltrattamenti e carcere duro che non riescono a ridurlo al silenzio. Il 21 dicembre 1930, secondo la versione prefettizia, viene colto da alienazione mentale e ricoverato nell’ospedale psichiatrico “Mandalari” di Messina. Sarà successivamente trasferito negli ospedali psichiatrici di Trapani e Palermo, dove muore il 12 marzo 1943, lasciando inediti diversi scritti e un suo testamento politico. (G. D. Coco)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; id., Confino Politico, b. 626, f. “Marino Gaetano”; Archivio di Stato Palermo, Gabinetto Questura (1920-1943), b. 166, f. “Marino Gaetano fu Nicolo”; Id., Gabinetto Questura (1866-1939), b. 1085, f “Marino Gaetano fu Nicolo”; Id., Tribunale Penale, Processi penali definiti dalla Corte di Assise (1862-1931), b. 564, f. “Processo Schirò”; Archivio storico degli anarchici siciliani, Archivio Nicolò e Paolo Schicchi, Corrispondenza familiare, Paolo a Nicolò Schicchi, 26 agosto 1943.
Bibliografia: Scritti di M.: Frammenti lirici (1910-14), Palermo 1914; Inno delle fiamme nere: Marcia per pianoforte con parole di Gaetano Marino, Milano 1918; Commemorazione dei cittadini salemitani caduti nella guerra delle nazioni, letta a Salemi il 14-11-918, Palermo 1919; Il Pensiero e l’Arte, Palermo, 1919; Leone Tolstoi, Roma 1919. Scritti su M.: Melchiorre Palermo, Gaetano Marino, «Seme Anarchico», dic. 1954; N. Napolitano, Gaetano Marino, «L’Aurora», 15 dic. 1947; F. Scimemi, Commemorazioni e discorsi occasionali, Palermo 1967, pp. 19-21; J. Busoni, Confinati a Lipari, Milano 1980, p. 26; F. Petrotta, Politica e mafia a Piana dei Greci da Giolitti a Mussolini, Palermo 2001, pp. 63-64, 79-88.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Nicolò e Rosa Sinacore
Bibliografia
- 2004