MARINI, Alceste
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- MARINI, Alceste
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Livorno
- Data di nascita
- February 9 1866
Biografia / Storia
- Nasce a Livorno il 9 febbraio 1866 da Gaetano e Fortunata Costa, falegname. Per molti anni conduce un’esistenza itinerante, spostandosi per l’Italia, la Francia e l’Africa settentrionale, e nel 1889 viene ammonito dal pretore di Livorno per il suo modo di vivere. Condannato a 3 mesi di carcere nel 1890 per contravvenzione al monito, si vede infliggere altri 3 mesi di reclusione nel 1891 per la reiterazione del reato. In seguito dimora a Marsiglia, Pistoia, Cannes, Nizza, Genova e Firenze, venendone talvolta allontanato per vagabondaggio e mancanza di risorse. Uomo dotato di discreta intelligenza, è arrestato a Genova nel 1892 e assegnato dalla Commissione provinciale di Livorno, il 25 maggio, al domicilio coatto per 3 anni. Deportato a Tremiti, viene rilasciato nel 1895 e sottoposto a vigilanza speciale, che viola ripetutamente, portandosi a Genova, a Nizza, in Corsica e a Marsiglia. Il 12 luglio 1899 viene schedato. La Prefettura labronica scrive che è “dedito all’ozio più che al lavoro”, che riscuote “pessima fama per il carattere prepotente” e che è un efficace propagandista delle teorie anarchiche, in grado di influenzare i compagni di Livorno, Pisa, Marsiglia e altre città italiane e francesi. A Firenze – prosegue il “cenno biografico” – si è reso “colpevole di ingiurie al re e alla regina”, ma il procedimento a suo carico non è stato autorizzato. Nel 1904 M. è a Tunisi, nel 1906 si sposta a Nizza e nel 1908 è a Bone, sempre in contatto con gli anarchici e i sovversivi. Nel 1911 è considerato un “anarchico pericoloso” e nel 1913 parte alla volta di Port–de–Bouc, dove fa il verniciatore e frequenta gli elementi rivoluzionari. Nel 1926 vive a La Ciotat, dove si lega a Paolo Schicchi e al suo gruppo, e cura la diffusione di «La Diana» di Parigi, «Il Pozzo dei traditori» di Marsiglia e altre pubblicazioni dell’anarchico siciliano. Nel 1927 incontra a La Seyne–sur–Mer e in altre località della Francia meridionale, Corrado Faiani, Adarco Giannini, Paolo Bonatti, Odaire Martelli, Marino Pucci, Emilio Giammattei e Giuseppe Clerico, poi, verso la fine dell’anno, riceve al suo recapito la corrispondenza di Schicchi ed è sospettato di aver spedito all’anarchico Calogero Aronica Pontillo una busta con il n. 1 de «La Diana» e un ritaglio de «Il Becco giallo» di Parigi, contenente un articolo ingiurioso contro Mussolini. Nel 1928 torna a Marsiglia e nel 1929 abita nel quartiere “Endoume”. Otto anni dopo figura in un elenco di sovversivi livornesi irreperibili, nel 1941 l’anarchico Lanciotto Persico racconta che da qualche anno M. è ricoverato in una casa di riposo nel 1942 le autorità italiane ripetono che è all’estero. S’ignorano data e luogo di morte. (M. Lenzerini - G. Piermaria)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Gaetano e Fortunata Costa
Bibliografia
- 2004