DEL PAPA, Romualdo

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
DEL PAPA, Romualdo

Date di esistenza

Luogo di nascita
Carrara
Data di nascita
October 5 1903
Luogo di morte
Carrara

Biografia / Storia

Nasce a Carrara il 5 ottobre 1903 da Ugo e Aspasia Ravenna, cavatore. Fin da giovane è attratto dall’idea anarchica, anche grazie all’esempio del padre Ugo, e fa parte del gruppo giovanile “Bruno Filippi”. Nel 1921 espatria clandestinamente e va a risiedere in Francia ove continua a svolgere attività anarchica, nell’ambito del fuoruscitismo antifascista. Nel 1927 risulta risiedere a Tolone, viene costantemente vigilato dalla polizia segreta italiana e i suoi, anche minimi, spostamenti segnalati al Ministero dell’Interno. Secondo una fonte confidenziale, nel 1933 gli sarebbe stato affidato l’incarico di rientrare in Italia per effettuare propaganda sovversiva e nel 1934 è segnalato come possibile “attentatore del capo del fascismo”. In questi anni si mantiene in rapporti stretti con C. Berneri, Gino Bibbi, Ugo Boccardi e altri militanti attivi nella lotta contro il fascismo. Nel 1936, alla notizia dello scoppio della rivoluzione, accorre in Spagna, ma nel giugno 1937 è costretto da una malattia a far rientro in Francia. Arrestato dalla polizia francese, è rinchiuso nel campo di concentramento di Vernet d’Arriège da dove, il 17 settembre 1941, viene dimesso per essere consegnato alla polizia italiana. Con provvedimento in data 12 novembre 1941 è assegnato al confino per cinque anni e trasferito a Ventotene. Nel maggio 1943 il confino gli viene commutato in ammonizione e quindi rientra a Carrara. All’indomani dell’8 settembre nella città apuana gli anarchici sono fra i primi ad iniziare la resistenza al nazifascismo. Alla notizia che i tedeschi stanno disarmando i soldati italiani, gli anarchici, con alla testa D., si recano alla caserma Dogali per invitare gli italiani a non farsi disarmare e a incitarli ad unirsi agli antifascisti nella lotta per la liberazione dal nazifascismo. Nelle settimane seguenti si effettuano i primi contatti fra le varie forze politiche antifasciste per una lotta comune. Da questi incontri nasce un comitato unico che prende il nome di Comitato di Salute Pubblica il quale è alla base della formazione locale del cln. I delegati anarchici sono all’inizio R. Viti, U. Mazzucchelli e D. Non tutti, fra i partigiani anarchici che combattono in montagna, sono d’accordo sulle scelte del cln, cosicchè D. è costretto a dichiarare che “siamo entrati a far parte del cln per mantenere la nostra posizione di supremazia politica che avevamo acquistato a forza di sacrifici e per aiutare la popolazione. Non crediamo di aver contravvenuto ai nostri principi comportandoci così. Adesso abbiamo la possibilità di controllare l’amministrazione e la gestione della nostra città. Assicuriamo al cln una politica rivoluzionaria di opposizione al governo fascista di Roma. Ai primi accenni di politica governativa siamo prontia ritirarci” («Umanità nova», 13 mag. 1945). D. partecipa anche ad azioni “sul campo”, come quella che lo vede, insieme a R. Macchiarini e V. Perissimo, paracadutato nei pressi di Altopascio (lu) in una missione di collegamento. Solo D. riesce a salvarsi (Perissimo perde la vita e Macchiarini, fatto prigioniero, viene deportato in Germania) e rientra a Carrara per proseguire la lotta. Conclusa la Resistenza emergono con forza, anche in campo politico, i problemi della ricostruzione del tessuto economico e sociale della città e del suo territorio. Fra il 15 e il 19 settembre 1945, proprio a Carrara, viene organizzato il congresso nazionale per la costituzione della FAI. D. è delegato per la fcl di Massa Carrara insieme a M. Perossini, S. Vatteroni e Mazzucchelli. Proprio con Mazzucchelli inizierà, negli anni successivi, una lunga polemica dovuta principalmente a una sostanziale diversità di concepire l’anarchismo, che porterà D. su posizioni filopacciardiane, caratterizzate da un anticomunismo “viscerale” pur dichiarandosi fino alla fine anarchico. Muore a Carrara il 20 dicembre 1965. (I. Rossi)
 

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; Relazione militare delle SAP FAI, in G. Cerrito, Gli anarchici nella Resistenza apuana, Lucca, 1984, pp. 94-99.

Bibliografia: «Seme anarchico», Pisa, set. 1966; I. Rossi, La ripresa del movimento anarchico italiano e la propaganda orale dal 1943 al 1950, Pistoia 1981, ad nomen; P. Bianconi, Gli anarchici italiani nella lotta contro il Fascismo, Pistoia 1988, ad indicem; G. Sacchetti, Sovversivi agli atti. Gli anarchici nelle carte del Ministero dell’Interno. Schedatura e controllo poliziesco nell’Italia del Novecento, Ragusa, 2002, ad indicem.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Ugo e Aspasia Ravenna

Bibliografia

2003

Persona

Collezione

città