DEL MASSA, Gaetano

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
DEL MASSA, Gaetano

Date di esistenza

Luogo di nascita
Firenze
Data di nascita
May 4 1901

Biografia / Storia

Nasce a Firenze il 4 maggio 1901 da Luigi e Giulia Tordi, fotografo. Iscritto nei giovani del psi viene espulso nel 1920 perché condannato per furto. Già volontario in guerra, nel ’21 è, assieme a Rodolfo Sarti, uno dei maggiori organizzatori degli Arditi del popolo del fiorentino e, fino alla marcia su Roma, partecipa a vari scontri a fuoco con i fascisti. Nell’aprile del 1923 grazie a una falsa richiesta di lavoro, raggiunge la Francia con regolare passaporto. A Lione è tra gli anarcosindacalisti fuoriusciti e nel novembre ’24 partecipa al tentativo insurrezionale in Catalogna degli anarchici spagnoli e di Macià. Fallita l’insurrezione D. scampa all’arresto e rientra a Lione dove ai primi del ’26, viene arrestato per furto ed espulso. Passa in Belgio trovando lavoro come minatore. Durante questo periodo di permanenza in Belgio si ammala di tbc. Vive ad Aix-sur-Alzette, poi a Seraing, Charleroi e Bruxelles sempre militando nei locali gruppi dell’Unione sindacale italiana. Sui fogli libertari diventano familiari gli articoli che D. firma con lo pseudonimo “filosofo” e ha contatti con i maggiori esponenti del fuoriuscitismo libertario. Nell’aprile 1930 il Comitato Anarchico Spagnolo di Parigi gli chiede di sfruttare il suo regolare passaporto per andare in Spagna a raccogliere dati sulla situazione politica dopo la caduta di De Rivera. D. visita così gli ambienti libertari più importanti di quel paese, invia relazioni, parla ai comizi ma è ben deciso a non faticare più la sua salute è sempre più compromessa. Nel dicembre ’31, finiti i fondi del “Comitato” di Parigi, si imbarca per Montevideo. Lì si aggrega al gruppo di Fabbri e Gobbi e alla fine del ’32 viene arrestato negli scontri contro il comizio del segretario generale dei Fasci all’Estero. Esaurita però la disponibilità a mantenerlo anche di quei compagni D. vende alla polizia fascista la sua notevole conoscenza degli anarchici e chiede al Consolato di essere rimpatriato, il che avviene nella seconda metà del 1933. Termina la sua nuova carriera di spia nel febbraio del ’37, quando è trasferito nella clinica psichiatrica di San Salvi dove è ancora nell’ottobre 1940, data a cui risalgono le ultime notizie. S’ignorano data e luogo di morte. (L. Di Lembo)

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Luigi e Giulia Tordi

Bibliografia

2003

Persona

Collezione

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