DE CUPIS, Filippo
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- DE CUPIS, Filippo
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Roma
- Data di nascita
- 13 Gennaio 1904
- Luogo di morte
- Roma
- Data di morte
- 11 maggio 1972
Attività e/o professione
- Qualifica
- Operaio meccanico
Nazionalità
- Italiana
Biografia / Storia
- Nasce a Roma il 13 gennaio 1904 da Italo e Pia Bigiarelli, meccanico. De Cupis è descritto nelle prime segnalazioni della Prefettura di Roma, quale uomo “di nessuna educazione” avendo frequentato solo la 1a classe elementare, e di “cattiva fama”. Svolge propaganda presso gli operai ed è trovato più volte in possesso di stampa sovversiva. Di fronte all’attacco fascista, quando sorge spontanea la resistenza operaia e di ex combattenti, entra negli Arditi del popolo. Ma il movimento degli arditi trova vari ostacoli soprattutto da parte dei partiti della sinistra: PSI e il nascente PCdI, e il movimento di resistenza popolare si spegne nell’inverno del 1921.
Di lui non si hanno più notizie fino al 1926, il 3 dicembre è assegnato al confino di polizia per la durata di tre anni, essendo ritenuto “elemento pericoloso per lo Stato”. Le difficili condizioni di vita del confino dove sono relegati tutti gli oppositori, non fiaccano gli animi, e la ribellione è una costante. A Lipari, poi, la situazione è più favorevole. Durante l’espiazione di questo provvedimento, mostrandosi “irriducibile avversario del Regime e insofferente agli obblighi” viene, nell’aprile del 1928, condannato a tre mesi e quindici giorni di arresto per contravvenzione agli obblighi. Sconta la pena, ma lo stesso giorno della scarcerazione viene riassunto in forza in quella colonia. A Lipari, viene punito con la riduzione del sussidio giornaliero per aver criticato in pubblico le punizioni disciplinari inflitte ad alcuni altri confinati.
Liberato il 29 giugno 1930, rientra a Roma e stabilisce la sua residenza a Tivoli. Si trasferisce a Messina, e nell’aprile 1932 rientra a Roma. Nell’aprile del 1938 è incluso nell’elenco delle persone da arrestare in determinate circostanze. Nel luglio 1940 è internato, prima a Ventotene poi a Montefusco e quindi a Ustica. Successivamente la pena gli viene commutata in ammonizione, il 23 marzo 1943. Nel secondo dopoguerra si iscrive al PCI e milita nella sezione Ardeatina della capitale. Muore a Roma l'11 maggio 1972 (I. Del Biondo)
Fonti
- Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; Lutto. [la morte di Filippo De Cupis], «L'Unità», 12 maggio 1972, p. 8 (Cronaca di Roma-regione).
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Archivi
- Antifascisti nel casellario politico centrale, 18 voll., Roma 1988-1995, ad nomen; A. Dal Pont, I lager di Mussolini, Milano 1975, p. 62.
Bibliografia
- 2003