​MARCONCINI, Romeo Ettore

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
​MARCONCINI, Romeo Ettore

Date di esistenza

Luogo di nascita
Isola Rizza
Data di nascita
May 15 1892
Luogo di morte
Verona

Biografia / Storia

Nasce a Isola Rizza (VR) il 15 maggio 1892, da Umberto e Amalia Dall’Agnello, fabbro meccanico (armaiolo). Pur avendo frequentato solo la 4ª elementare, “ha migliorato sensibilmente le sue condizioni intellettuali”. Per quanto riguarda l’attività politica, a Verona “frequenta compagni di fede anarchica, riunioni politiche, […] riceve e legge opuscoli e giornali sovversivi e fa propaganda”. Dal 1912 invia, con una certa regolarità, corrispondenze a «Il Libertario» e figura come referente del Circolo di studi sociali («Il Libertario», 27 giu. 1912). Dopo aver promosso, assieme ai compagni, iniziative contrarie all’intervento dell’Italia nella guerra, viene chiamato alle armi nel 1916 e vi rimane fino al 1918, partecipando anche alla campagna in Albania, durante la quale contrae la malaria. È segretario del Comitato pro vittime politiche dal 1921 al 1922. È ritenuto pericoloso per l’ordine pubblico “in casi di perturbamento come individuo capace di aizzare le masse tumultuanti”. Nel 1924 viene segnalato, assieme a G. Domaschi, B. Crestani, U. Tacconi, fra i “dirigenti” di un ricostituito Gruppo anarchico veronese, che conterebbe circa 30 aderenti. Viene arrestato il 13 marzo 1928 e denunciato al Tribunale Speciale nell’ambito del caso “Marinoni/Domaschi” [v.]. Gli viene imputato il rinvenimento durante una perquisizione di chiavi che, secondo il Prefetto, “avrebbero dovuto favorire la fuga del confinato politico Domaschi Giovanni quando fu tradotto da Verona al Confino”. Si trattava invece di una copia per un coinquilino: M. viene prosciolto per insufficienza di prove e scarcerato il 13 settembre 1928. Negli anni successivi è sottoposto ad un’assidua vigilanza, con continui fermi e frequenti perquisizioni. Durante questo lungo periodo, probabilmente per tentare di sottrarsi alle pesanti attenzioni della polizia, s’iscrive al Sindacato fascista dell’industria, partecipa a manifestazioni del regime e chiede l’iscrizione al PNF. Nel luglio del 1940 il suo nome è radiato dall’elenco dei sovversivi. Non rinnega però le sue idee: un articolo (“Umanità Nova”, 16 mag. 1948, p. 4) in cui si conferma la morte in campo di concentramento di suo fratello Giuseppe, socialista massimalista e membro del Secondo Comitato di Liberazione Nazionale di Verona (assieme a G. Domaschi), lo definisce, infatti, ancora un “nostro compagno”. Muore a Verona il 25 giugno 1964. (A. Dilemmi)

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; Id., Tribunale Speciale, B. 117, “Processo Marinoni ed altri”; Id., Pubblica Sicurezza, 1925, b. 132, cat. K1, fasc. “Verona. Movimento anarchico”; [Necrologio], «Umanità nova», 26 lug. 1964.
 
Bibliografia: F. Maggiulli, “Guerra di classe”, uomini e lotte del sindacalismo rivoluzionario veronese (1919-1922), tesi di laurea, Università di Padova, aa. 1981-’82, p. 79.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Umberto e Amalia Dall’Agnello

Bibliografia

2004

Persona

Collezione

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