MANNI, Ottorino
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- MANNI, Ottorino
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Fano
- Data di nascita
- September 27 1880
- Luogo di morte
- Senigallia
Biografia / Storia
- Nasce a Fano (PU) il 27 settembre 1880 da Enrico e Anna Leonardi Silvi, giornalista. “Un santo senza altare”, M. si ammala gravemente all’età di sette anni: da quel momento una progressione di innumerevoli malattie non gli consente di vivere una vita normale, procurandogli enormi sofferenze. Bloccato in casa, si dedica allo studio continuo. Il padre, insegnante al Ginnasio di Senigallia (AN), dove nel frattempo si è trasferita la famiglia, gli dà la possibilità di sviluppare una fervida intelligenza e di curare la sua educazione e la sua cultura. La collaborazione all’attività anarchica di M. è con le parole e con gli scritti. Non ancora ventenne, attraverso la lettura di giornali ed opuscoletti si avvicina alle idee razionalistiche e pian piano matura la sua inclinazione all’anarchismo, la cui adesione è documentata a partire dal 1904, con la collaborazione ad alcuni numeri unici locali. Scrive firmandosi con il suo nome per intero o le iniziali, oppure con lo pseudonimo di “Libertario” e di “Souvarine” (pseudonimo adottato anche da altri), su molti periodici: i romani «L’Alleanza Libertaria», «La Valanga», «Il Libero Accordo» e «Il Conferenziere Libertario», il bolognese «L’Agitatore», il fanese «In Marcia», gli anconetani «Lo Sprone», «Il Risveglio», «Germinal», «Guerra e Pace» e «Volontà», lo spezzino «Il Libertario», il pisano «L’Avvenire Anarchico», il ginevrino «Il Risveglio» e il milanese «Pagine Libertarie»; collabora anche con riviste e pubblicazioni non anarchiche. M. è l’estensore di numerosi manifesti, numeri unici (e anche discorsi) sia per i gruppi anarchici di Senigallia che per quelli del circondario (si rivolgevano a lui per la notevole facilità di parola); gli argomenti su cui interviene sono i più disparati: anticlericalismo, antimilitarismo, astensionismo, testi rivoluzionari ecc., ma anche sul mondo del lavoro e sulla questione sociale (è redattore di manifesti anche per conto di: Lega Muratori, Comitato per la Pubblica Assistenza, Lega Proletaria ex combattenti, Comitato per gli affamati della Russia, Comitato Pro vittime politiche, Arditi del Popolo di Senigallia ed addirittura per la sezione socialista di Mondolfo). Per il “Fascio Socialista-Anarchico Senigalliese” (di cui è definito membro molto influente dalle fonti di polizia) cura i numeri unici «Il Risveglio», «La Riscossa» ed «Il Ribelle», usciti tra il 1908 e il 1909; contribuisce alla nuova costituzione nel primo dopoguerra dei gruppi anarchici “P. Gori” e “Germinal” di Senigallia. È tra i fondatori di gruppi razionalisti e della sezione senigalliese del “Libero Pensiero”, per la quale cura la pubblicazione del numero unico «Il Faro» nel 1910 e del giornale «Il Solco», uscito in diversi numeri tra il 1914 e il 1915. Rimane in contatto epistolare con i principali esponenti anarchici del tempo, conosce direttamente invece Luigi Fabbri e anche Errico Malatesta, che incontra il 1° settembre del 1913, al termine di un comizio tenuto in Senigallia. Lo stesso Malatesta gli invia la tessera di giornalista collaboratore del quotidiano «Umanità Nova». Non potendo partecipare direttamente agli incontri, M. manda messaggi di saluto e sostegno ai principali convegni del movimento. Il fascismo, non potendo infierire sul suo corpo, lo punisce impedendogli, di fatto, di scrivere ancora. M. muore a Senigallia il 17 gennaio 1925. Ai suoi funerali, nonostante il momento, partecipano oltre duemila persone, di cui molte dai paesi vicini (in maggior parte “sovversivi”, secondo i rapporti della polizia); vi si registra anche un tentativo di protesta, represso prontamente dalle forze dell’ordine. Nel secondo dopoguerra un gruppo anarchico senigalliese prenderà il suo nome. L’epigrafe che lo ricorda, ora su una lapide affissa a Senigallia, è dettata direttamente da Malatesta. (F. Sora)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; Biblioteca Centro Studi Sociali “Ottorino Manni”, Senigallia; Biblioteca Centro Studi Libertari “L. Fabbri”, Jesi; Archivio Circolo Culturale “N. Papini”, Fano.
Bibliografia:
scritti di M.: O. Manni, La mia vita, Milano 1921.
scritti su M.: R. Giulianelli, Un eretico in paradiso. Ottorino Manni: anticlericalismo e anarchismo nella Senigallia del primo Novecento, Pisa 2007.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Enrico e Anna Leonardi Silvi
Bibliografia
- 2004