MANFREDI, Giuseppe Pacifico
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- MANFREDI, Giuseppe Pacifico
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Cilavegna
- Data di nascita
- February 22 1883
Biografia / Storia
- Nasce a Cilavegna (PV) il 22 febbraio 1883 da Luigi e Pacifica Omodeo Zarini. Dopo aver frequentato le elementari, esercita il mestiere di panettiere. Aderisce in un primo tempo al Partito socialista e nel 1902 è segretario della Lega di miglioramento fra contadini di Cilavegna. Tuttavia, già alla fine del 1902 collabora a «Il Grido della folla» sotto lo pseudonimo di “Virgulto” (o “prof. Virgulto”), che alternerà poi a quelli di “Pacifico”, “Quasimodo” e “Râma”, dimostrando sorprendenti doti di autodidatta (come ad esempio nella recensione a L’Anarchisme di Paul Eltzbacher, «Il Grido della folla», 4 dicembre 1902). Nel 1903 si trasferisce a Milano, conosce ed entra in rapporti di amicizia con Ettore Molinari, Nella Giacomelli e Oberdan Gigli, che costituiscono il nucleo promotore del periodico. Ma solo nell’aprile 1904 la Questura milanese, rendendosi conto del suo ruolo all’interno di tale iniziativa editoriale, lo inserisce “nel novero degli anarchici”. Nel giugno dello stesso anno M. viene arrestato, insieme ad Augusto Norsa, per violenze nei confronti degli agenti di polizia in occasione dell’inaugurazione di una lapide ai morti del ’98, tenutasi a Monza il 29 maggio. Per «Il Grido della folla» si tratta in realtà di un tentativo premeditato di “uccidere il giornale”, poiché M. e Norsa vengono ritenuti dalla Questura - ed in effetti sono - amministratori e redattori del settimanale (Cronaca locale, «Il Grido della folla», 19 giugno 1904). Nel periodo successivo M. sembra attenuare il suo impegno. Lo stesso Norsa, in una lettera a Oberdan Gigli, scrive “Virgulto, sotto pretesto di stanchezza ha seguito il tuo esempio e ci ha abbandonati”. In realtà è estremamente difficile seguire un personaggio sempre apparentemente defilato. L’unico intervento firmato rintracciato è una lettera a «L’Aurora» in polemica con l’ex redattore de «Il Grido della folla» Gennaro d’Andrea. Quando, nel 1906 il dissidio tra il vecchio nucleo del periodico milanese e Giovanni Gavilli, che ne è diventato il redattore, diventa sempre più acuto, Molinari, la Giacomelli, Ricciotti Longhi e M. danno vita a un nuovo periodico, «La Protesta umana». E M. è membro di quella che Gavilli, nelle sue esasperate polemiche, chiama “la tetrarchia”. Poiché il suo nome non compare mai, non resta che affidarsi alle fonti di polizia italiane ed elvetiche che lo considerano uno dei redattori de «La Protesta umana», nonché sempre attivo nel movimento milanese. Nell’estate del 1908, per sottrarsi ad un nuovo arresto per l’accusa di violenze agli agenti di polizia, M. ripara a Lugano e poi si stabilisce a Chiasso, dove lavora come scrivano e mantiene i contatti con i compagni milanesi. Rientrato in Italia nel marzo 1911 riprende provvisoriamente il mestiere di panettiere a Cilavegna per poi impiegarsi, come agente di commercio, presso una ditta di diamanti di Milano. Da quel momento i rapporti di polizia si diradano e nel 1913, a causa della sua buona condotta, la Questura sospende la “consueta vigilanza”. Ormai estraneo al movimento anarchico, M. rimane tuttavia in contatto epistolare con Nella Giacomelli e Oberdan Gigli. Una lettera alla prima, nel 1912, indica come M. sia in rapporti con Carrà e i futuristi; un’altra al secondo, nel 1915, che anch’egli nutra propensioni interventiste. Costantemente in viaggio per ragioni di lavoro, ancora alla fine degli anni Venti scrive alla Giacomelli parlando quasi esclusivamente di letteratura. Nel gennaio 1933, stabilitosi definitivamente a Vigevano, confessa alla vecchia amica: “Non riesco a ritrovar l’equilibrio. Del resto non tento neppur più rimettermi in sesto. [...]. Non esco quasi più di casa e non vedo più nessuno”. S’ignorano data e luogo di morte. (M. Antonioli)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen. Archivio di Stato Milano, Gabinetto Prefettura, Anarchici. Archivio Cantonale di Bellinzona, Polizia politica, Anarchici. Biblioteca A. Mai Bergamo, Archivio Masini, Carte Molinari-Giacomelli; Archivio privato O. Gigli.
Bibliografia: P.C. Masini, Storia degli anarchici italiani nell’epoca degli attentati, Milano, 1981, ad indicem.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Luigi e Pacifica Omodeo Zarini
Bibliografia
- 2004