MALIGHETTI, Carlo Augusto
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- MALIGHETTI, Carlo Augusto
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Milano
- Data di nascita
- April 14 1873
- Luogo di morte
- Milano
Biografia / Storia
- Nasce a Milano il 14 aprile 1873 da Ferdinando e Virginia Guffanti, cameriere. Nonostante una condanna nel 1893 per appropriazione indebita, truffa e falso e per vagabondaggio, la polizia non lo individua come anarchico se non nel febbraio 1895 quando viene espulso dalla Svizzera e lo arresta per mancato pagamento della multa precedente e per renitenza alla leva. È lo stesso M., sottoposto a “replicati interrogatori”, a raccontare agli inquirenti di far parte della “banda anarchica rifugiatasi in Lugano e composta dell’avv. Pietro Gori”, ecc., ma di essere stato espulso a Chiasso e non a Basilea e di non aver potuto seguire gli altri a Londra, ammettendo non solo consuetudine amichevole con Gori, ma anche con Paolo Lega, incontrato a Milano nel 1890, e con Sante Caserio, ritrovato a Lione nel 1892. Difficile discernere realtà e fantasia, sia di M. che dei poliziotti, quando il primo narra di aver spesso fatta la spola tra Lugano e Milano per diffondere “opuscoli sovversivi”, specie tra i soldati, e soprattutto di aver partecipato a Lione alla riunione “in cui si sorteggiò chi dovesse ammazzare il Presidente della Repubblica francese, sorte che toccò a Sante Caserio”, ammettendo che “non avrebbe rifiutato, se gli fosse toccato, simile incarico per rendersi traditore del partito, e per non essere punito egli stesso colla pena di morte”. Considerato “pericolosissimo alla Società, e tale da poter divenire in mano a qualche audace, facile ed in pari tempo micidiale strumento di misfatti”, M. viene assegnato per tre anni al domicilio coatto. Tradotto a Tremiti, poi a Ventotene e a Ponza, nel novembre 1896 viene prosciolto con la condizionale e rimpatriato a Galbiate presso la famiglia, ma in breve tempo si allontana alla volta della Svizzera, stabilendosi prima a Thalweil (Zurigo), poi a Basilea. Nel 1901 è nuovamente a Lione. Espulso dalla Francia nel dicembre 1902, M. si reca a Londra. Nonostante una lunga malattia e “non poche operazioni chirurgiche [...] che lo hanno reso quasi inabile al lavoro”, trova impiego in una officina meccanica dei sobborghi. Nel giugno 1905 lascia Londra per Parigi. La Polizia italiana, che lo definisce amico di Émile Pouget, vicesegretario della cgt nonché direttore de «La Voix du peuple», raccoglie due contraddittorie segnalazioni: la prima che M. abbia intenzione di uccidere il presidente Loubet, la seconda che voglia farsi operare nella capitale francese. Individuato e nuovamente espulso dalla Francia, M. rientra in Italia, prima a Como, poi a Milano dove trova lavoro come meccanico presso la fabbrica automobilistica Isotta e Fraschini. Le scarse segnalazioni successive lo vedono partecipare a riunioni della fiom e frequentare la cdl. Nel 1913 è tra i promotori della gita degli anarchici a Clivio in occasione del 1° maggio tiene contatti epistolari con Antonio Moroni e Dario Fieramente (pubblicando le loro lettere in «Volontà») e durante lo sciopero generale del luglio svolge attiva propaganda per l’usi, finendo in carcere. In seguito allo scoppio della guerra europea e allo sbandamento degli ambienti individualisti, promuove nell’ottobre 1914 la pubblicazione de «Il Ribelle», che verrà redatto da Carlo Molaschi e a cui egli stesso collaborerà. Fervente oppositore della guerra, si ritira tuttavia gradualmente dall’attività militante. Dopo l’avvento del fascismo, lo troviamo a Seveso, dove la moglie gestisce l’Albergo del Sole, senza “dar luogo a rimarchi”. Affetto da “paralisi progressiva al cervello” a partire dal 1929, muore il 22 marzo 1935 nella casa di salute “Fatebenefratelli” di S. Colombano al Lambro. (M. Antonioli).
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Ferdinando e Virginia Guffanti
Bibliografia
- 2004