​MAIRONE, Antonio

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
​MAIRONE, Antonio

Date di esistenza

Luogo di nascita
San Germano Vercellese
Data di nascita
15/02/1900
Luogo di morte
Mauthausen
Data di morte
20/04/1945

Attività e/o professione

Qualifica
Operaio metallurgico

Nazionalità

Italiana

Biografia / Storia

Nasce a San Germano Vercellese (VC) il 15 febbraio 1900 da Luigi e Luisa Sarasso, tornitore. Trasferitosi a Torino negli anni del primo dopoguerra, inizia a frequentare varie sedi anarchiche locali divenendo membro del Circolo libertario “Barriera di Milano”. Durante la mobilitazione sociale del Biennio rosso, partecipa alla protesta proletaria che si diffonde nei principali stabilimenti industriali della città, distinguendosi quale valido agitatore e risoluto militante. Nel febbraio 1920, viene arrestato per aver compiuto un attentato con mezzi esplosivi contro una pattuglia di agenti di PS. Denunciato alla Corte d’Assise di Torino, nel marzo 1920 è condannato a 14 anni, un mese e 13 giorni di reclusione, più due anni di vigilanza speciale. Amnistiato nel maggio 1925, è mantenuto in stato di sorveglianza di polizia.

Durante gli anni della dittatura, Mairone s’impegna prevalentemente a coadiuvare le cellule anarchiche attive in città in alcune iniziative di lotta antifascista, quali l’organizzazione di espatri clandestini, la diffusione di stampa sovversiva tra le masse operaie e la raccolta dei soccorsi per le famiglie dei detenuti politici. Schedato dalla Questura di Torino come “elemento pericoloso, capace di commettere al momento opportuno atti inconsulti”, è iscritto nel “terzo elenco” delle “persone da arrestarsi in determinate circostanze” e “persone da ritenersi pericolose in caso di turbamento dell’ordine pubblico perché capaci di organizzare, dirigere e prendere parte ad azioni delittuose collettive”.

Dopo lo scoppio della Guerra civile spagnola, avvia un’assidua collaborazione con i gruppi giellisti torinesi, incaricandosi della diffusione alla macchia del foglio «Giustizia e libertà». Contemporaneamente, però, si dedica a un’azione specifica finalizzata al reclutamento di volontari antifranchisti e all’organizzazione di espatri clandestini per la Spagna. Arrestato all’alba del 9 ottobre 1936, viene deferito al Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato in quanto “responsabile del delitto di cospirazione politica, mediante associazione per attentare alla costituzione dello Stato, per aver dato adesione ed attività all’associazione segreta di GL” Assolto dall’imputazione per non provata reità, è sottoposto a provvedimento di diffida ai sensi dell’art. 164 del Testo Unico leggi di Pubblica Sicurezza.

Arrestato dai tedeschi alla FIAT Grandi Motori in seguito agli scioperi del marzo 1944, è deportato in Germania; fa parte di un gruppo di 31 lavoratori FIAT che è compreso nel trasporto n. 34 di 563 persone partito da Bergamo il 16 marzo 1944 e giunto a Mauthausen, via Tarvisio, il 20 dello stesso mese. N. di matricola: 42294 poi 58954. Muore a Mauthausen il 20 aprile 1945. (F. Giulietti e redazione DBAI)

 

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; ivi, Direzione Generale Pubblica Sicurezza, Affari Generali Riservati, a. 1937, b. 43; Arolsen Archives. https://arolsen-archives.org, ad nomen.

Bibliografia: Un trentennio di attività anarchica. 1914-1945, Cesena 1953, p. 52; P.C. Masini, Antonio Gramsci e l’Ordine Nuovo visti da un libertario, Livorno 1956, p. 20; Italia dissidente antifascista – Le ordinanze, le sentenze istruttorie e le sentenze in Camera di Consiglio emesse dal Tribunale Speciale fascista contro gli imputati di antifascismo dall’anno 1927 al 1943, a cura di A. Dal Pont, S. Carolini, 3 voll., Milano 1980, p. 927; L. Lanzardo, Personalità operaia e coscienza di classe. Comunisti e cattolici nelle fabbriche torinesi del dopoguerra, Milano 1989, p. 23; I. Tibaldi, Compagni di viaggio. Dall’Italia ai lager nazisti. I «trasporti» dei deportati 1943-1945, Milano-Torino, F. Angeli-Consiglio regionale del Piemonte-ANED, 1994, pp. 56-57; Il libro dei deportati, ricerca del Dipartimento di storia dell’Università di Torino diretta da B. Mantelli e N. Tranfaglia, promossa da ANED Associazione nazionale ex deportati, Milano, Mursia, 2015, Vol. 4, L’Europa sotto il tallone di ferro. Dalle biografie ai quadri generali, a cura di B. Mantelli e N. Tranfaglia, pp. 133-134; T. Imperato, Anarchici torinesi scomparsi nei lager nazisti, pro manuscripto; F. Bertolucci, Gli anarchici italiani deportati in Germania durante il Secondo conflitto mondiale, «A : rivista anarchica», aprile 2017, pp. 63-98.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

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