MAINARDI, Alfredo
Intestazione di autorità
- Intestazione
- MAINARDI, Alfredo
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Santa Croce sull'Arno
- Data di nascita
- 12 Novembre 1906
- Luogo di morte
- Spagna
- Data di morte
- 12 Luglio 1937
Attività e/o professione
- Qualifica
- Conciapelli
Nazionalità
- Italiana
Biografia / Storia
Nasce a S. Croce sull’Arno (PI) il 12 novembre 1906 da Gioacchino e Pasqua Luperi, conciatore di pelli. Figlio di genitori di tradizioni sovversive, come svelano i documenti della polizia, “manifestò, fin dalla giovinezza, idee comuniste; fu iscritto alla sezione comunista di S. Croce sull’Arno, rilevandosi tenace avversario del Fascismo”. Dopo le scuole elementari, entra come apprendista a lavorare nelle concerie della sua zona. Nel 1923, per sfuggire alle rappresaglie fasciste, raggiunge clandestinamente a Tolone in Francia i fratelli Luigi e Pietro (nato a Marsiglia il 14 aprile 1901) anche loro attivi nel movimento anarchico e antifascista. Pietro in particolare prima di trasferirsi in Francia è stato coinvolto, insieme a Luigi (1902-1933), in diversi episodi aventi in comune scontri con i fascisti locali ed è stato arrestato con il fratello nel 1921 con l’accusa di “tentato omicidio politico e complotto contro i poteri dello Stato”. Tutta la famiglia risiede a Marsiglia, dove i Mainardi vengono etichettati dalle autorità consolari italiane come alcuni dei più “pericolosi esponenti del movimento sovversivo”. È presumibilmente nella città focese che nel 1934 Mainardi si iscrive al PCF. All’inizio del 1937, Alfredo e Pietro si arruolano con Guido Evoggi e Ottavio Bendinelli nella 12a Brigata Garibaldi, compagnia mitraglieri. Mainardi cade in combattimento in località ignota, forse sul fronte di Saragoza, nel luglio del 1937. Sulle successive attività di Pietro ci informa, invece, una nota dalla Prefettura di Pisa del 25 giugno 1937: “Il nostro Consolato a Tolone riferisce che il Mainardi ha fatto ritorno a Tolone, dopo essere stato volontario in Spagna, e che è sempre acceso antifascista e che presenzia tutte le riunioni anarchiche”. Non si conosce di Pietro Mainardi il luogo e la data di morte. (F. Bertolucci)
Fonti
Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; Ivi, Bendinelli Ottavio; Российский Государственный Архив Социально-Политической Историй - Archivio di stato russo di storia sociale e politica (RGASPI), fondo Интербригады Республиканской Армий Испании¸ (Brigate internazionali dell'Esercito repubblicano spagnolo) - fondo 545. Estremi cronologici: 01/02/1940-31/08/1940. Annotazioni: Op. 6, D. 499. Breve descrizione dei volontari italiani, data da Pavanin (M).
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Bibliografia
G. Calandrone, La Spagna brucia, Roma, Editori riuniti, 1974; Antifascismo e antifascisti nell'empolese, a cura di R. Cirri, Firenze, Pagnini, 1992; D. Basi, La partecipazione degli antifascisti toscani alla guerra civile di Spagna (1936-1939), relatore N. Gallerano, Tesi di laurea, Università degli Studi di Siena, Facoltà di lettere e filosofia, Corso di Laurea in lettere moderne), a.a. 1993-1994; La Spagna nel nostro cuore. 1936-1939, Tre anni di storia da non dimenticare, Roma 1996, ad indicem; Antifascisti nel casellario politico centrale, 18 voll., Roma 1988-1995, v. 11, p. 397; Ora e sempre Resistenza. Testimonianze dei protagonisti e documenti, Pisa 1995, p. 43; F. Bertolucci, Mainardi Alfredo, in Dizionario biografico degli anarchici italiani, 2 t., Pisa, BFS edizioni, 2003-2004, t. 2, pp. 53-54; Volontari antifascisti toscani nella guerra civile spagnola, a cura di I. Cansella e F. Cecchetti, Grosseto, ISGREC, Arcidosso, Effigi, 2012.
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