CROCIATELLI, Giovanni

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
CROCIATELLI, Giovanni

Date di esistenza

Luogo di nascita
Bastia
Data di nascita
December 26 1875
Luogo di morte
Viareggio

Biografia / Storia

Nasce a Bastia (Corsica – Francia) il 26 dicembre 1875 da Gaetano e Lucia Lotti, falegname e gestore di osteria. La famiglia, originaria di Livorno, di estrazione popolare si trasferisce per motivi di lavoro in Francia in data imprecisata. C., chiamato comunemente Giannino, si avvivina agli ideali libertari probabilmente verso l’inizio degli anni Novanta frequentando gli anarchici di Pisa, città nella quale risiede da alcuni anni e dove nel novembre 1893 subisce una prima condanna a cinque mesi di reclusione per “minacce a pubblico ufficiale”. Le autorità lo descrivono nei loro archivi come anarchico “della libera iniziativa” che fa propaganda “dei suoi principi sovversivi in ogni occasione” che “esercita una certa influenza nei suoi correligionari più giovani, per l’esempio che dà loro di audacia e di prepotenza” (“Cenno biografico del 18 dicembre 1896”). Coinvolto in più di un’occasione in scontri con le forze dell’ordine subisce per questo diverse condanne. Il 23 settembre 1894 viene inviato per due anni al domicilio coatto. Rientrato a Pisa, nel 1900 risulta tra gli abbonati del periodico anconetano «L’Agitazione», è tra i firmatari dell’appello per la solidarietà ai compagni sotto processo per “associazione sediziosa” lanciato dal giornale («L’Agitazione», 21 ago. 1900). In corrispondenza con anarchici sia in Italia che all’estero (Argentina) nel 1901 è consigliere dell’Associazione Razionalista Pisana, è sposato con Parissina Sbrana e gestisce una piccola osteria. Viene arrestato a Pisa il 21 novembre del 1905 per aver ferito, durante un diverbio, con un’arma da fuoco, una guardia di Pubblica sicurezza. Al momento dell’arresto viene fatto segno di numerose percosse da parte degli agenti nei locali della Questura, come denunciano più volte i suoi compagni che attraverso la stampa di movimento, soprattutto «Il Libertario» di La Spezia (si v. «Il Libertario», 22 nov. 1905) in suo favore lanciano una campagna di solidarietà. Processato, viene condannato dal tribunale di Pisa, il 28 agosto 1906, a quattro anni e un mese di carcere («Il Libertario», 6 set. e 13 set. 1906). C. riacquista la libertà nel gennaio del 1910 e successivamente si stabilisce a Viareggio («Il Libertario», 22 gen. 1910). Nel settembre del medesimo anno, nella cittadina versiliese, trova occupazione come falegname presso la ditta Guarnieri di lavorazione di marmi nel quale si fa promotore della costituzione di una “sezione del sindacato fra gli operai marmisti di detta città” organizzando anche uno sciopero rivendicativo. Nel 1912 gestisce una piccola osteria, che il padre ha aperto a Viareggio in via Cairoli n. 2, luogo di ritrovo di sovversivi e anarchici dove spesso si raccolgono fondi per la stampa libertaria. Il 1° marzo 1916 muore il padre Gaetano definito da «L’Avvenire anarchico» “esemplare compagno” sempre “al fianco nostro, nelle più aspre lotte del lavoro, del pensiero e della Libertà” (Gaetano Crociatelli, [17] mar. 1916). Al funerale del padre, al quale partecipano rappresentanze degli anarchici di Livorno, Lucca, Pisa e Carrara, V.S. Mazzoni tiene un commosso discorso d’addio. Nel dopoguerra sembra allontanarsi dall’impegno politico e il 18 novembre 1926 la Prefettura di Lucca registra che “in questi ultimi tempi ha serbato buona condotta morale senza dar luogo a speciali rilievi in linea politica pur continuando a professare principi anarchici”. Nel dicembre del 1927 risulta iscritto alla Federazione fascista dei commercianti, ma su di lui prosegue la sorveglianza fino alla fine degli anni Trenta. Muore a Viareggio il 6 settembre 1940. (F. Bertolucci)
 

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Gaetano e Lucia Lotti

Bibliografia

2003

Persona

Collezione

città