CRESCI, Umberto Vittorio
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- CRESCI, Umberto Vittorio
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Arcola
- Data di nascita
- November 29 1887
Biografia / Storia
- Nasce ad Arcola (Sp) il 29 novembre 1887 da Luigi e Emilia Biso, operaio. Si avvicina alle idee anarchiche fin dalla prima giovinezza. Autodidatta, studia e approfondisce i principi e le teorie anarchiche delle quali diventa efficace propagandista e acquista presto fama di buon oratore. C. è uno dei principali attivisti del circolo anarchico di Arcola e mantiene rapporti con gli anarchici di tutta la regione e corrispondenze con compagni di tutta Italia e all’estero. Collabora, a volte, a giornali anarchici con brevi cronache di lotta e scritti. Sposa Silfide Carro, anch’essa anarchica, e dalla loro unione nascono due figli. Trovato lavoro allo stabilimento fiat di S. Giorgio di La Spezia, durante l’occupazione delle fabbriche è in prima linea nelle lotte e per questo suo impegno la direzione dell’azienda lo licenza. C. è protagonista nella lotta contro le “squadre nere” dei fascisti e a causa di ciò è costretto a lasciare Arcola e a trasferirsi a La Spezia. Il 1° dicembre 1922 viene arrestato assieme ad altri anarchici, tra cui Mentore Giampaoli e De Luisi, per “partecipazione a bande armate ed atti terroristici”. Gli arrestati vengono accusati dalle autorità di essere responsabili di una serie di rapine a mano armata nello spezzino e nei dintorni e di aver progettato un assalto a un treno nella tratta Arcola–Spezia. Al termine del processo il 20 agosto 1924 C. viene condannato a 18 anni e un mese di prigione, pena che sconta in parte nelle carceri di S. Gimignano, Alghero, Lecce e Pianosa. Viene rimesso in libertà (con vigilanza per tre anni) il 4 agosto 1933. Ammalato di tbc, viene spesso ricoverato. Il 31 gennaio 1935 gli è revocata la misura di sicurezza della libertà vigilata. Il 10 marzo 1935 C. si trasferisce in Francia con la famiglia e si allontana di fatto sempre più dalla politica attiva. S’ignorano data e luogo di morte. (G. Barroero)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.
Bibliografia: Un trentennio di attività anarchica. 1914-1945, Cesena 1953; G. Bianco, L’attività degli anarchici nel biennio rosso (1919-1920), «Movimento operaio e socialista», n. 2, 1961.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Luigi e Emilia Biso
Bibliografia
- 2003