CORTI, Egidio
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- CORTI, Egidio
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Calolziocorte
- Data di nascita
- July 20 1886
- Luogo di morte
- Trescore Balneario
Biografia / Storia
- Nasce a Calolziocorte (Bg) il 20 luglio 1886 da Giuseppe e Angela Angeloni, operaio meccanico frequenta fino alla 3a elementare. Fa parte del Gruppo Libertario Bergamasco, costuitosi a Bergamo il 2 agosto 1914. Arruolato il 28 aprile 1916, partecipa alla guerra in fanteria, poi artiglieria da campagna e, dal 1° ottobre 1918, in Albania, congedato nell’agosto 1919. Abbonato al periodico «Fede!», dopo l’avvento del fascismo la sua abitazione viene più volte perquisita. Il 7 febbraio 1926, insieme all’anarchico Gaetano Ghirardi, fiduciario del Gruppo Libertario Bergamasco, viene arrestato dagli agenti di Pubblica sicurezza e dimesso dalle carceri il 25 marzo 1926 per aver favorito la fuga del tipografo anarchico Luigi Caglioni di Bergamo, ricercato per detenzione di esplosivi. Con sentenza 4 maggio del tribunale di Bergamo, confermata in appello dal tribunale di Milano il 4 ottobre, C. viene condannato a sei mesi di carcere. La sentenza diverrebbe esecutiva con l’arresto decretato per il giorno 11 febbraio 1927 ma, nel frattempo, il 2 dicembre 1926 C. è già stato arrestato a Bergamo per antifascismo insieme ad altri 11 militanti, dalla polizia locale ritenuti i più pericolosi sul piano politico, tra cui gli anarchici Alessandro Caglioni, Luigi Vitali e Gaetano Ghirardi. Il 12 dicembre C. viene assegnato per tre anni al confino, a Lampedusa. Prosciolto condizionalmente dal confino il 19 marzo 1927, C. viene subito arrestato per scontare il restante periodo della precedente condanna e il 20 luglio esce dal carcere di Agrigento per fine pena. Sempre sorvegliato dalla polizia, il 4 gennaio 1930 viene fermato per misure di Pubblica sicurezza. Muore nell’ospedale di Trescore Balneario (Bg) il 14 ottobre 1936, dov’era ricoverato da qualche tempo, secondo l’ANPPIA provinciale di Bergamo (nota del 13 marzo 1946 alla Questura, che però smentisce), in seguito ai maltrattamenti e alle torture da parte dei fascisti. (G. Mangini)
Fonti
- Fonte: Archivio dello Stato - Bergamo, Fondo Questura, Sovversivi, b. 33, ad nomen.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Giuseppe e Angela Angeloni
Bibliografia
- 2003