​LUZI, Lelio

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
​LUZI, Lelio

Date di esistenza

Luogo di nascita
Camerino
Data di nascita
June 30 1887

Biografia / Storia

Nasce a Camerino (MC) il 30 giugno 1887 da Oreste e Angela Galassi; caffettiere. Fino al 1908 è socialista e frequenta con assiduità la sezione camerte del PSI. Si sposta poi a Milano per cercare lavoro, quindi emigra in Svizzera, stabilendosi a Zurigo: qui avviene la sua conversione all’anarchismo. L. si afferma presto come uno dei leader dei fuoriusciti italiani, peraltro collaborando con Bartolazzi e Bertoni alla redazione del «Libertario». Il 27 settembre 1911 prende la parola in un comizio contro la guerra di Libia, dopo gli interventi di De Ambris e Masserotti, e invita la folla ad assaltare il consolato italiano. Le note di polizia lo indicano come finanziatore di una serie di attentati dinamitardi a Zurigo contro palazzi in costruzione e lo ritengono d’accordo con Adami e Bartolazzi per attentare alla vita del re e a quella di Giolitti. Gli altri anarchici, invece, per un po’ ne sospettano la collusione con le autorità, poiché L. mostra di saper sfuggire abilmente ai controlli, ma infine gli confermano la loro piena fiducia. Nel novembre 1911 torna a Camerino e tiene una serie di conferenze sull’anticlericalismo e l’educazione popolare. Tuttavia, per confondere la sorveglianza predisposta su di lui, si mette a “frequentar un corso di prediche, durante l’ottavario dell’Immacolata nella locale Chiesa Cattedrale” (pref. di Macerata, 22 gennaio 1912). Invero, la polizia svizzera teme che il suo rientro in Italia serva per ultimare il complotto contro Vittorio Emanuele. All'inizio del 1912 ritorna per Zurigo, dove ricomincia a frequentare gli ambienti anarchici, in particolare quello del Gruppo libertario il Risveglio. Lo si ritrova infatti nel luglio 1912 tra gli oratori in un comizio, alla presenza di 800 persone (nel corso dello sciopero generale della città) in favore di Ettor e Giovannitti - incriminati negli USA -, incontro organizzato dal Gruppo libertario il Risveglio, Gruppo Libertario, Sezione socialista, Gruppo autonomo muratori e manovali, Circolo Battistini, Sindacato muratori e manovali, Circolo repubblicano. Poi ancora a Zurigo per il primo maggio 1913 per un comizio, nello stesso anno in dicembre per un altro pro Masetti,  poi il 22 gennaio 1914 accanto al socialista Grimm per ricordare "La domenica rossa" (Russia). Su di lui gravano sospetti di essere un informatore della polizia: "E poi che siamo in materia di spionaggio, siccome abbiamo visto in Libera Stampacorrispondenza a firma L. Luzi e ci si dice che costui si vede di frequente a Lugano e si dichiara ancora anarchico - crediamo utile avvertire che dell'incarto del processo delle bombe di Zurigo[1918-1919] , da noi esaminato a suo tempo, risulta che Lelio Luzi è certamente un indicatore della polizia. Tanto perché ognuno sappia regolarsi. Certuni vorremmo dimenticarli in pace, ma a condizione che scompaiano per sempre dai nostri ambienti e che non se ne intenda più parlare. In caso diverso, mancheremmo al nostro dovere col non mettere in guardia i compagni" (L. Bertoni, «Il Risveglio» 18 febbraio 1928). Berneri ne parla, come Lelio Luzzi, in Elementi per una teoria sulle polizie segrete, così come Fiorenza Fiorentino in Ordine pubblico nell'età giolittiana (Roma 1978) e Mauro Canali che - in Le spie del regime (Bologna 2004) - lo indica come un capogruppo della rete di spie che in Svizzera lavora per il regime fascista. S’ignorano data e luogo di morte. (R. Giulianelli) 

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.

Sitografia: Cantiere biografico degli anarchici in Svizzera

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Oreste e Angela Galassi

Bibliografia

2015

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