CONTI, Egidio

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
CONTI, Egidio

Date di esistenza

Luogo di nascita
Brescia
Data di nascita
April 4 1902
Luogo di morte
Brescia

Biografia / Storia

Nasce a Brescia il 4 aprile 1902 da Giovanni Battista e Martina Peroni, operaio elettricista. Approda alla politica giovanissimo, nel contesto della tumultuosa ripresa delle agitazioni sociali al termine del primo conflitto mondiale. Il suo interesse appare sostanzialmente rivolto al mondo sindacale. All’inizio del 1919, la locale CdL, pure ricostituitasi in forma unitaria, cospicuamente rafforzata dalla crescita degli iscritti e dalle rinnovate potenzialità rivendicative, giunge rapidamente a una scissione. La componente socialista mantiene la guida dell’organizzazione territoriale, aderente alla CGdL, mentre quella legata all’anarcosindacalismo e all’USI fonda una propria sezione, che nei primi mesi dello stesso anno pubblica anche un periodico: «Il Soviet sindacale», “settimanale della camera del lavoro sindacalista di Brescia e provincia”. C. è attratto dal secondo raggruppamento, giungendo a curare sul foglio menzionato, distribuito in pochi numeri tra il maggio e il giugno, una rubrica rivolta al movimento giovanile, che annovera seguaci tra i metallurgici, gli edili, i cavatori di marmo. Proprio nel giugno 1919 la forza pubblica, prendendo a pretesto la distribuzione di manifestini antimilitaristi nelle caserme cittadine, perquisisce i locali del sodalizio USI, procedendo all’arresto di “moltissimi compagni”, tra cui C. Nell’autunno dello stesso anno C. è poi tra gli oratori dei comizi che i militanti unionisti predispongono per criticare “il compromesso” raggiunto tra imprenditori e rappresentanti confederali al termine della nota vertenza metallurgica sui “minimi di paga”. Se la grande effervescenza operaia del Biennio rosso scema dopo l’“occupazione delle fabbriche” del settembre 1920, nel luglio del 1921 C. è tra coloro che in città, col sostanziale patrocinio della CGdL USI, danno luogo al tentativo di attivare nuclei di Arditi del popolo. Si mirava a opporre al montante squadrismo fascista gruppi di organizzati allo scopo di “proteggere in qualsiasi modo i diritti e la libertà del Proletariato tutto”. C. si pone alla testa di circa 300 effettivi che, inquadrati semimilitarmente, alla fine del mese inaugurano anche, nel corso di una pubblica iniziativa, il proprio gagliardetto. Notizie sugli Arditi del popolo accompagnano gli ultimi mesi di vita della sezione USI, fino al 1922 inoltrato. I fatti del luglio del 1921, in particolare i focosi discorsi pronunciati a favore della “rivoluzione” e della “guerra civile”, costituiscono oltretutto l’oggetto di un lungo processo giudiziario che vede C. tra gli imputati. Ancora attivo negli anni Venti, sempre in funzione antifascista, ammonito nel 1927, C. muore in città il 12 agosto 1935. (R. Bernardi)
 

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; Fondazione “Luigi Micheletti” – Brescia , Fondo militanti, ad nomen.

Bibliografia: scritti di C.: Movimento giovanile rivoluzionario, «Il Soviet sindacale», (1 giu. 1919); scritti su C.: R. Bernardi, Sindacalismo rivoluzionario e movimento operaio a Brescia, Milano 1994, pp. 82, 104, 110, 121; M. Zane, Anarchici di quartiere, «Rivista storica dell’anarchismo», gen.-giu. 1995.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Giovanni Battista e Martina Peroni

Bibliografia

2003

Persona

Collezione

città