​LUSINI, Giovanni

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
​LUSINI, Giovanni

Date di esistenza

Luogo di nascita
Siena
Data di nascita
October 18 1885

Biografia / Storia

Nasce a Siena il 18 ottobre 1885 da Bernardino e Giuditta Fabbri, fornaio. Da poco entrato nel movimento, nel 1904 è già segnalato tra gli anarchici di Siena, con i “pericolosi” Guglielmo Boldrini, Riego Cesari, Alessandro Bidossi; indicato come socio del circolo anarchico “Germinal” e autore di articoli inviati a «L’Agitazione» e a «Il Libertario». Si impegna nella propaganda tra gli operai, tra i quali diffonde in quel periodo il libro di P. Gori, Alla conquista dell’avvenire; è distributore del giornale «Il Seme», pubblicato a Livorno, e tra i promotori delle conferenze di Libero Merlino a Siena e Colle Val d’Elsa, il 17 giugno, per i fatti Cerignola. Nell’aprile del 1905, è tra i fondatori del Comitato permanente antimilitarista di Siena, che si considera sezione dell’Internazionale antimilitarista di Amsterdam. Arruolato il 3 dicembre di quell’anno nel 23° Reggimento di Artiglieria di stanza ad Acqui, nel luglio del 1908, viene rimosso dal grado di caporal maggiore, e quindi, in novembre, congedato per avere, insieme all’altro anarchico Umberto Soldatini, compilato e diffuso un opuscoletto intitolato Il 1° maggio. Ai primi di gennaio del 1909, viene condannato a due mesi e 10 giorni per resistenza e oltraggio ai Carabinieri di Siena. Costituendosi l’Alleanza Anarchica Provinciale Senese, al convegno di Poggibonsi del 30 gennaio 1910, è incaricato della Commissione di corrispondenza, ma si dimette soltanto due mesi dopo, a seguito della profonda crisi del nuovo organismo. Gli articoli Una lettera di un ex relegato, e Le Caienne militari, pubblicati nel febbraio del 1913 sul periodico di Parma «La Gioventù socialista», gli costano altrettante denunce, dimostrando una particolare predilezione del tema antimilitarista che sviluppa ancora nel giugno seguente, quando è protagonista di un infuocato comizio a Colle Val d’Elsa, che provoca l’intervento della Polizia. Al Convegno di Pisa del 17 maggio 1914, da cui nasce l’Unione Anarchica Toscana, è tra i più accesi sostenitori dell’azione pacifista. In un altro Comizio, il 3 luglio del 1914, sostiene le ragioni della protesta per i fatti di Ancona, in occasione dello sciopero generale, ed ancora in quell’anno è denunciato dalle autorità di Modena per un articolo su «La Bandiera proletaria». Nel generale attivismo degli anarchici senesi contro la guerra, ai primi di agosto del 1914, dopo un comizio di Guglielmo Boldrini, è incaricato di presiedere, a nome del circolo Germinal, una commissione di anarchici e socialisti senesi per l’attività antimilitarista. Il 1° maggio del 1915, in una grande manifestazione alla Casa del Popolo, realizzata nonostante l’atteggiamento di distacco della cdl, è tra gli oratori contro l’entrata in guerra dell’Italia. Richiamato alle armi l’8 aprile del 1918, rimane in servizio fino all’aprile del 1919. Poi si apparta dal movimento, vigilato dalla Polizia fino al 1928, quando è ritenuta superflua la vigilanza. S'ignorano data e luogo di morte. (F. Bertini) 

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.
 
Bibliografia: G. Sacchetti, Sovversivi in Toscana (1900-1919), Todi 1983.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Bernardino e Giuditta Fabbri

Bibliografia

2004

Persona

Collezione

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