LUPI, Giovanni
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- LUPI, Giovanni
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Livorno
- Data di nascita
- May 5 1898
Biografia / Storia
- Nasce a Livorno il 5 maggio 1898 da Eugenio e Clara Pampana, carpentiere calderaio, esercente di bar. Insieme al fratello Augusto (n. a Livorno il 14 luglio 1893) milita nel movimento libertario fin da giovane. Soldato nella prima guerra mondiale, viene denunciato per diserzione e prosciolto per insufficienza di indizi; di nuovo denunciato per insubordinazione con vie di fatto, è condannato a 10 anni di reclusione militare. La pena viene ridotta a tre anni e quattro mesi, con il beneficio condizionale. Anche il fratello Augusto viene denunciato per diserzione e condannato dal Tribunale militare del x Corpo d’armata a sei anni di carcere. L. rientra a Livorno alla fine del conflitto partecipando alle lotte del Bienno rosso. Nella città natale il fascismo prende campo, nonostante la tenace resistenza dei sovversivi, e L. lascia la penisola, espatriando clandestinamente nel settembre 1921, con una barca, da lui noleggiata a Ventimiglia insieme a altri tre antifascisti. Fissata la residenza a Marsiglia, dove lo raggiunge anche il fratello Augusto, fa, alla fine del 1926, lo scaricatore di porto e frequenta gli anarchici del quartiere della Belle- de-Mai ed in particolare il noto Ugo Boccardi. Nel 1927 partecipa alla commemorazione di Matteotti, nella Bourse du travail, e nel 1933 è segnalato, sempre insieme al fratello, come militante anarchico “sempre attivo”. Iscritto nella “Rubrica di frontiera”, è incluso nel «Bollettino delle ricerche» il 26 dicembre 1933. Naturalizzato francese dal 1934, l’8 giugno 1936 parte per l’Italia, ma viene fermato alla frontiera, perquisito infruttuosamente e interrogato. Rilasciato, dopo aver dichiarato che si tratterrà nella penisola per qualche settimana per ragioni terapeutiche, prosegue il suo viaggio verso Livorno e il 21 giugno torna in Francia. Il 15 giugno 1937 scrive al livornese Ferruccio Lomi una lettera, in cui accenna a “Cocchino”, l’anarchico Egisto Cantini, “miliziano rosso” di Spagna, ucciso dai comunisti nei pressi del suo bar. Quattro anni dopo è ancora a Marsiglia. Nei primi anni della guerra i due fratelli risultano ancora all’estero e poi se ne perdono le tracce, mentre il figlio di Augusto, Falendro anarchico anche lui e renitente dal 10 giugno 1935, è, invece, prigioniero in Germania. Di entrambi i fratelli s’ignorano data e luogo di morte. (G. Ciao Pointer – A. Tozzi)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; ivi, Lupi Augusto.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Eugenio e Clara Pampana
Bibliografia
- 2004