CONSALVI, Alfredo

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
CONSALVI, Alfredo

Date di esistenza

Luogo di nascita
Roma
Data di nascita
July 18 1878

Biografia / Storia

Nasce a Roma il 18 luglio 1878 da Costantino e Concetta Silveri. Frequenta la scuola fino alla terza elementare. Indicato come fornaio nelle prime segnalazioni della Questura, nel 1899, e poi come sedicente “manuale muratore”, viene in realtà presentato secondo lo stereotipo del popolano irrequieto, dedito all’ozio (“raramente ha lavorato”), mantenuto dalla famiglia, frequentatore assiduo dell’osteria di Pippo lo Zoppo, spinto all’anarchia dalla “sua indole perversa e ribelle e [dal]la deficienza del suo senso morale”. Negli anni tra i 1901 e il 1905 si guadagna la fama, forse immeritata, di essere “uno dei più pericolosi anarchici della capitale”, collezionando brevi periodi di detenzione, tanto per aver lanciato un fiasco vuoto dal loggione del Teatro Drammatico Nazionale quanto per aver incitato i muratori in sciopero ad abbattere la borghesia sfruttatrice. Individualista, più per temperamento che per scelta teorica, conosce nel 1906 Libero Tancredi. Ha così inizio il loro lungo sodalizio politico e giornalistico, il cui primo frutto è il periodico «Il Novatore anarchico», di cui C. è gerente responsabile. Coinvolto, insieme con Tancredi, nella rissa scoppiata a Marino tra anarchici di opposte tendenze a margine del Congresso socialista anarchico laziale (29 apr. 1906), viene arrestato per complicità in tentato omicidio. Dopo il proscioglimento lascia l’Italia alla volta della Francia (mar. 1907). A Parigi C. svolge, pare con scarso successo tra i compagni, attività di conferenziere, collabora al giornale «La Ville Lumière» adottando lo pseudonimo Silvano del Farco e pubblica per conto di Tancredi il numero unico «Quandmême». Alla fine del 1909 la polizia italiana perde le sue tracce ritrovandolo solo l’anno successivo negli Stati Uniti, dove con Tancredi dà vita a «Il Novatore» di New York. Rientrati in Italia alla metà del 1911, C. e Tancredi promuovono, prima a Milano, poi a Roma, l’ultima serie de «Il Novatore», di cui C. è sempre gerente responsabile. L’ennesimo fallimento e l’isolamento in cui i “novatoriani” finiscono per trovarsi a causa delle logoranti polemiche scatenate da Tancredi nei confronti della quasi totalità del movimento anarchico, riconducono i due sulla via dell’emigrazione. Mentre Tancredi si reca a Lugano, C., alla ricerca di un improbabile lavoro, ritorna in Francia e poi ancora negli Stati Uniti, in una sorta di peregrinazione tra viaggi a spese dello stato e prestiti di amici. Rimpatriato alla fine del 1914, partecipa attivamente, con il fratello Mariano, alla campagna interventista, al fianco di Tancredi. Durante il conflitto presta servizio nella sussistenza, nelle retrovie. Dopo la guerra, le notizie si diradano. Nel 1925 C. risulta iscritto al pnf e viene indicato come amico intimo dell’on. Rossoni, tanto che nel 1929 viene radiato dallo schedario dei sovversivi. All’inizio degli anni Trenta risiede a Napoli. S’ignorano data e luogo di morte. (M. Antonioli)
 

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Costantino e Concetta Silveri

Bibliografia

2003

Persona

Collezione

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