COMELLA, Giovanni
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- COMELLA, Giovanni
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Palermo
- Data di nascita
- February 18 1897
- Luogo di morte
- Palermo
Biografia / Storia
- Nasce a Palermo il 18 febbraio 1897 da Carmelo e Teresa Galatolo. Pregiudicato comune, più volte condannato per reati contro la persona e la proprietà, entra in contatto con Paolo Schicchi nell’inverno 1923-24, durante la detenzione di questi nel carcere di Palermo. Marittimo sui piroscafi che collegano la Sicilia alla Tunisia e alla Francia, agevola prima la fuga di Schicchi per Tunisi, avvenuta il 6 ottobre 1924, poi quella di altri emigranti politici, tra cui Gino Bibbi, negli anni successivi. Fino all’aprile del 1927 costituisce il principale canale di collegamento tra Schicchi e gli anarchici esuli a Marsiglia con quelli siciliani, recapitando loro lettere, giornali e sovvenzioni per le vittime politiche. Sospettato dalla polizia nell’aprile 1927, viene denunciato per l’ammonizione che riesce a evitare rendendosi irreperibile e trasferendosi a Genova. Il 6 dicembre 1927 gli viene ritirata l’autorizzazione all’imbarco su navi mercantili dirette all’estero. Prosegue la sua attività clandestinamente fino al 27 agosto 1930, quando viene arrestato a Palermo con numerosi altri anarchici e simpatizzanti poiché il suo nome figura nel notes di indirizzi sequestrato a Schicchi al momento del suo rientro in Sicilia, il 21 agosto precedente. Fallito il tentativo della magistratura fascista d’imbastire un “processone” a carico degli anarchici dell’isola, il 18 settembre 1930 viene assegnato al confino di polizia per la durata di cinque anni, quale ammonito pericoloso. In attesa di destinazione, simula in carcere un avvelenamento con la tintura di iodio e viene perciò ricoverato in osservazione nel locale Ospedale psichiatrico. Il 6 marzo 1931 è dimesso e tradotto alla colonia di confino di Ventotene. Da questo momento se ne perdono le tracce. Ricompare tredici anni dopo, il 19 ottobre 1944, tra i protagonisti di un episodio tuttora avvolto nel mistero: la manifestazione di Palermo contro il carovita, sanguinosamente repressa dai militari italiani della divisione “Sabaudia” (il numero delle vittime varia, a seconda delle fonti, da 19 a oltre 40 morti, e da 106 a 160 feriti). C., ferito gravemente alla spina dorsale, viene ricoverato alla Clinica Noto (la stessa che ospita Paolo Schicchi) dove spira il 20 novembre 1944. (N. Musarra)
Fonti
- Fonti: Archivio centrale dello Stato, Pubblica sicurezza g1 (Associazioni), 1912-1945, b. 140, f. 420 sf 56; ivi, Casellario politico centrale, Schicchi Paolo; ivi, Taormina Salvatore; Archivio dello Stato - Palermo, Gabinetto di Questura (1920-1943), Sospetti politici (1924-1943), b. 63, ad nomen; Archivio degli anarchici siciliani - Ragusa, Carte Paolo e Niccolò Schicchi, Corrispondenza familiare, lettera di Paolo Schicchi al fratello Niccolò, Palermo 9 nov. 1944.
Bibliografia: P. Schicchi, L‘invasione dei conigli, «L’Era Nuova», Palermo, mar. 1946; F. Gramignano, Il tentativo rivoluzionario di Paolo Schicchi del 1930, Pescara 1996.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Carmelo e Teresa Galatolo
Bibliografia
- 2003