COLOMBOTTO, Colombo
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- COLOMBOTTO, Colombo
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Roma
- Data di nascita
- 1879
Biografia / Storia
- Nasce a Roma nel 1879 da Gregorio e Adele Lomaschi, fornaio, falegname. Schedato nel 1898 per le sue amicizie fra gli anarchici romani, viene indicato subito come un convinto aderente al movimento dal 1899. C. è in stabile contatto con il gruppo di V. Orazi, E. Cerquetti, P. Calcagno, D. Lucchesi teso – dopo la fine del Circolo Anarchico Rivoluzionario Giovanile cui aveva aderito anche C. – a riorganizzare il movimento romano in gruppi rionali e di quartiere. Nonostante la giovane età viene più volte fermato durante le manifestazioni che si svolgono a Roma. C., convinto delle necessità organizzative, aderisce subito alla Federazione socialista anarchica laziale quando questa nasce sul finire del 1899. Arrestato il 7 agosto del 1900 per associazione a delinquere insieme ad altri anarchici capitolini, viene deferito all’autorità giudiziaria e poi scagionato per mancanza di indizi (così come gli altri 67 arrestati). Da questo momento C. partecipa con maggior distacco e meno intensità alle manifestazioni e all’attività del movimento romano; continua tuttavia ad essere vigilato e indicato come un convinto anarchico. Chiamato alle armi nell’aprile del 1917, viene segnalato come elemento pericoloso. Riformato dopo appena due mesi, il 20 giugno viene subito arrestato per una manifestazione contro la guerra che si svolge attorno alla sede del Parlamento e per la quale viene condannato. Dal novembre 1917 fino, forse, al 1929 si trasferisce in provincia di Catanzaro dove lavora come falegname in una ditta del luogo. Non si segnala per alcuna attività politica e, possiamo dire, la sua politica attiva termina con questo distacco da Roma. Rimane comunque un convinto anarchico e come tale viene trattato dal fascismo. Rientra nella capitale nel luglio 1929, e nel 1932 chiede la radiazione dal casellario politico. Il fascismo respinge la richiesta per i suoi precedenti e lo mantiene costantemente sotto vigilanza. Non dà luogo a rilievi fino all’ottobre 1937, quando viene fermato e sottoposto ai vincoli dell’ammonizione per aver espresso “opinioni contrarie al regime ed a favore della Repubblica Spagnola”. Prosciolto sul finire dell’anno, C. rimane vigilato e nel febbraio 1938 viene inserito negli elenchi di persone da arrestare in determinate circostanze, in quanto ritenuto in grado di “organizzare, dirigere o prender parte ad azioni delittuose collettive”. Muore a Roma nel 1956. (P. Iuso)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; [Necrologio], «Rivista storica del socialismo» 24 feb. 1957.
Bibliografia: Antifascisti nel casellario politico centrale, 18 voll., Roma 1988-1995, ad nomen.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Gregorio e Adele Lomaschi
Bibliografia
- 2003