COLLI, Egisto
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- COLLI, Egisto
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Imola
- Data di nascita
- June 17 1890
- Luogo di morte
- Reggio Emilia
Biografia / Storia
- Nasce a Imola (Bo) il 17 giugno 1890 da Alfonso e Maria Barazzoni, calzolaio. Pochi mesi dopo la nascita la sua famiglia si trasferisce nel Carpigiano, in provincia di Modena. Ha la possibilità di studiare, e si diploma maestro elementare. Aderisce al Partito socialista, ed è segretario del circolo e capo lega nella frazione di Gargallo, a Carpi. Si trasferisce poi a Rovereto sul Secchia, dove trova occupazione come calzolaio, e si avvicina al movimento anarchico diventando, con Onofrio Gilioli e Paolo Luppi, uno degli esponenti di punta del Fascio rivoluzionario di Rovereto. È protagonista delle principali lotte sindacali che si svolgono in questa parte della provincia modenese, “isola” libertaria in una zona a forte egemonia socialista riformista. Nei mesi precedenti la Prima Guerra mondiale svolge un’azione neutralista e antimilitarista ma poi, richiamato, presta servizio con l’incarico di sottotenente di complemento, riportando due ferite in combattimento. Nel maggio 1920 partecipa all’organizzazione del furto delle mitragliatrici da una caserma di Modena, promossa dagli anarchici modenesi per armarsi e difendere così le manifestazioni popolari dalla repressione poliziesca. Dopo poche settimane la polizia riesce ad individuare i responsabili, e utilizza questa vicenda per ‘decapitare’ il gruppo dirigente della Federazione comunista anarchica e della CdL sindacalista di Modena, arrestando una trentina di militanti. Con Rivoluzio Gilioli riesce però a sfuggire alla cattura e a darsi latitante e, dopo una breve permanenza a Bologna, passa il confine trasferendosi in Francia. Condannati in contumacia, nel 1925 la Corte di appello di Bologna dichiara il non doversi procedere contro di loro per sopravvenuta amnistia. In Francia si sposta prima al Nord, a Pont-à-Vendin, dove lavora come minatore, poi a Wingles, dove gestisce un caffè ristorante e si occupa della vendita di prodotti alimentari italiani, per poi arrivare a Parigi, a Fontenay-sous-Bois, dove trova ospitalità nella casa dei Gilioli, nota famiglia anarchica modenese. Nel luglio 1928 è arrestato a Bardonecchia quando tenta di ritornare in Italia con la moglie e i due figli. Mentre il resto della famiglia è fatta proseguire per Reggio Emilia, dove vivono i suoi genitori, C. è trasferito in carcere a Torino. Poco tempo dopo è ricoverato nel manicomio civile di San Lazzaro, a Reggio Emilia, dove muore il 7 ottobre 1930 per tifo addominale. (C. Silingardi)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.
Bibliografia: C. Silingardi, Rivoluzio Gilioli. Un anarchico nella lotta antifascista 1903-1937, Modena 1984; A. Pirondini, Anarchici a Modena. Dizionario biografico. Milano, Zero in condotta, 2012.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Alfonso e Maria Barazzoni
Bibliografia
- 2003