COCCIARELLI, Carlo

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
COCCIARELLI, Carlo

Date di esistenza

Luogo di nascita
Ancona
Data di nascita
26/08/1892
Luogo di morte
Ellrich-Juliushütte
Data di morte
03/02/1945

Attività e/o professione

Qualifica
Commerciante

Nazionalità

Italiana

Biografia / Storia

Nasce ad Ancona il 26 agosto 1892 da Matteo e Matilde Marcellini, commerciante di legna. Subito dopo la sua nascita la famiglia si trasferisce a Falconara (AN). Fin dalla sua giovinezza si sente attratto dagli ideali anarchici e attivamente partecipa alla vita del movimento. Scende in piazza durante i moti della Settimana rossa del 1914.

Dopo il servizio militare si stabilisce a Cagli (Pubblica sicurezza), dove il 28 febbraio 1922 si rende autore del mancato omicidio dei fascisti Gaetano Liberati ed Ernesto Arcangeletti; per tale reato viene condannato in contumacia, con sentenza della Corte d’assise di Pesaro, a 12 anni di reclusione, pena che gli viene amnistiata nel luglio 1925. Ma Cocciarelli, per evitare l’arresto, espatria subito dopo il fatto rifugiandosi in URSS, quindi in Francia. Nell’agosto 1933 è a Pierrefitte-Seine e lì è conosciuto per le sue idee libertarie e antifasciste. Ricercato dall’OVRA, è segnalato sul «Bollettino delle ricerche» e iscritto in “Rubrica di frontiera”.

Nell’estate del 1935 esprime il desiderio di ritornare in Italia per motivi sentimentali, ma è sconsigliato dalla sua ex amante, alla quale scrive lettere che denotano una discreta preparazione culturale e una fede convinta negli ideali anarchici. Con lo scoppio della Guerra civile in Spagna, Cpcciarelli si arruola nella BRT Garibaldi come tenente della compagnia trasmissioni, con il nome di “Arduino Ortega”. Nell’ottobre del 1937 è arrestato a Barcellona con l’accusa di spionaggio ai danni dell’esercito repubblicano e diserzione, ma è solo una delle vittime della repressione operata ai danni degli anarchici dopo gli scontri avvenuti a maggio nella stessa città. Grazie alla sua precedente fama e all’intervento dell’avvocato socialista Alessandro Bocconi, evita la punizione militare e viene espulso dalla Spagna.

Dapprima sosta a Parigi, dove riprende a scrivere ai suoi familiari, giudicando inevitabile lo scoppio del conflitto mondiale. Nell’aprile 1940 viene internato in un campo di lavoro presso Camp-du-Moulin (Pas de Calais). Il 14 giugno 1940 si presenta al consolato italiano di Bruxelles e chiede un foglio di via per rientrare in Italia ma non l'ottiene. Tra le primavera e l'inizio dell'estate del 1944 è catturato dai nazisti che lo trasferiscono in Germania. Giunge a Buchenwald il 20 agosto 1944. N. di matricola: 77100. Classificato con la categoria Pol. Successivamente, il 3 settembre 1944, è trasferito nel campo di Mittelbau-Dora dove vengono costruite le Wunderwaffe tedesche (armi speciali), in particolare i missili V2. Muore nel sottocampo di Ellrich-Juliushütte il 3 febbraio 1945. (R. Lucioli e redazione DBAI)


 

Luoghi di attività

Luogo
Falconara

Fonti

Fonti: Arolsen Archives. https://arolsen-archives.org, ad nomen; Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; Archivio dello Stato - Ancona, Questura, Sorvegliati politici 1900-1943, ad nomen.

Bibliografia: R. Lucioli, Gli antifascisti marchigiani nella guerra di Spagna (1936-1939), Ancona 1992, p. 62; La Spagna nel nostro cuore. 1936-1939, Tre anni di storia da non dimenticare, Roma 1996, p. 140; Il libro dei deportati, ricerca del Dipartimento di storia dell’Università di Torino diretta da B. Mantelli e N. Tranfaglia, promossa da ANED Associazione nazionale ex deportati, Milano, Mursia, 2009, Vol. 1, tomi 1-3, p. 587.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

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Ente

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