CIANCHI, Gastone

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
CIANCHI, Gastone

Date di esistenza

Luogo di nascita
Firenze
Data di nascita
June 9 1892
Luogo di morte
Genova

Biografia / Storia

Nasce a Firenze il 9 giugno 1892 da Reginaldo e Graziana Ganelli, verniciatore. Abbandonata la scuola dopo le elementari si trasferisce a Genova con la famiglia. Nel 1908 inizia, giovanissimo, a frequentare gli anarchici e i sovversivi genovesi. Si lega agli ambienti individualisti e stringe rapporti con Ettore Campanini e Claudio Belloni (responsabile del n.u. «Il Refrattario»). Schedato come anarchico fin da quell’epoca C. è attivissimo nella propaganda e nelle attività del movimento: entra a far parte del gruppo anarchico “Gioventù Ribelle” di Genova e del Gruppo antimilitarista e “si adopera a diffondere giornali ed opuscoli anarchici nei comizi e conferenze e ad affiggere manifesti incriminati”. La sera dell’11 luglio 1908, intervenuto a difesa del padre in una rissa tra questi e un’altra persona, colpisce quest’ultima con alcuni colpi di coltello, producendogli gravi lesioni che lo porteranno in breve tempo alla morte, e per questo C. viene arrestato e denunciato all’autorità giudiziaria per omicidio volontario. Il 12 dicembre del 1910 C. viene segnalato come imbarcato sul vapore Rennes diretto in India e da quel momento non si hanno più notizie di lui fino al febbraio del 1919, quando, di ritorno dall’America, viene arrestato per “istigazione a delinquere” a bordo del transatlantico Regina Elena. Internato per un breve periodo nel manicomio di Quarto, viene poi dimesso e ritorna a vivere con la famiglia. Sempre attentamente vigilato, C. è nel Biennio rosso è uno dei militanti più attivi del genovesato. Partecipa al Convegno regionale anarchico del settembre 1920 a Sestri Ponente per la costituzione dell’Unione anarchica ligure e viene eletto nel Comitato per la propaganda delle idee libertarie e per la raccolta dei fondi per la pubblicazione del quotidiano «Umanità nova». C. è anche tra i responsabili della venuta a Genova di Malatesta e partecipa all’organizzazione del corteo e dei comizi tenuti dal leader anarchico campano. Dopo l’avvento del fascismo C. è sempre strettamente vigilato: nel 1923 è segnalato come “elemento pericoloso” e nel 1926 viene iscritto nelle “liste delle persone da arrestare in determinate circostanze”. Viene fermato a La Spezia nel 1927 e condannato a 22 mesi di carcere. Negli anni successivi continua su di lui una rigorosa vigilanza ed è arrestato per misure precauzionali nel gennaio del 1930. Nel 1933 nell’ambito delle ricerche di Vincenzo Capuana, la prefettura di Genova indica C. e altri 20 militanti come i soli anarchici genovesi “capaci di attività politica” pericolosa. Fermato ripetutamente negli anni Trenta, allo scoppio della Seconda Guerra mondiale C. è arrestato e il 23 giugno 1940 inviato al campo di concentramento di Manfredonia. Nel 1941 è trasferito a Castello di Montalbano e nel 1943 a Corropoli. Liberato alla caduta del fascismo ritorna a Genova e organizza nella zona centro-est della città, insieme al figlio Rinaldo (Genova, 14 ago. 1919), un gruppo di anarchici che inizialmente svolgono un’attività cospirativa antifascista di propaganda. Il gruppo ben presto si trasforma in Distaccamento Libertario Genova-Centro, in collegamento con la BTG SAP “Matteotti”. Il Distaccamento partecipa all’insurrezione del 24 aprile 1945 contro i nazi-fascisti e C. cade in combattimento, quello stesso giorno, nell’assalto al circolo “Tellini”, sede delle Brigate nere di Genova. (G. Barroero)
 

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale ad nomen; Istituto storico della Resistenza in Liguria, Fondo Comitato di liberazione nazionale.

Bibliografia: G. Bianco, L’attività degli anarchici nel biennio rosso, «Il movimento operaio e socialista in Liguria», n. 2, 1961; P. Caviglia, U. Marzocchi, La Resistenza anarchica nella grande Genova, «Umanità nova», 26 apr. 1964; G. Barroero, Anarchismo e Resistenza in Liguria, «Rivista storica dell'anarchismo», lug-dic. 1998.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Reginaldo e Graziana Ganelli

Bibliografia

2003

Persona

Collezione

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